Il suo stile? Sostenibile ed eco-friendly, è vocata alle pratiche amiche dell’ambiente e il verde è fra le sue priorità. È Torre Venere, l’azienda di Castelvenere (Benevento), la cantina più green dItalia eletta dal’ledizione n.2 del Premio Impronte deccellenza.
Tecniche agronomiche sostenibili per una viticoltura di valore promosso dalle Città del Vino e Cifo, azienda leader nella produzione di prodotti per lagricoltura, dedicato alle buone pratiche amiche dell’ambiente in vigna e in cantina.
”La green economy è la nuova frontiera dello sviluppo sostenibile – spiega Pietro Iadanza, presidente delle Città del Vino – e Impronte dEccellenza è il contributo concreto in questa direzione delle Città del Vino e di Cifo. Ladozione di pratiche eco-sostenili virtuose per la produzione del vino è per noi un valore aggiunto. Questo premio vuole ribadire il ruolo dell’Associazione a sostegno dello sviluppo dei nostri territori vitivinicoli ed essere uno strumento in più di crescita, sempre seguendo il modello della sinergia fra pubblico e privato, fra azienda e Comune, per noi fattore importante di collaborazione per la tutela e la promozione dei territori e delle produzioni deccellenza”.
Quindi, la cantina più green d’Italia è Torre Venere seguita da Azienda Agricola Goretti Produzione Vini di Perugia con il secondo posto mentre al terzo si classifica Tenuta Gorghi Tondi di Marsala (Trapani), menzione speciale allazienda Ca Lustra Zanovello di Cinto Euganeo (Padova).
Patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dellOiv-Organisation Internazionale de la Vigne e du Vin, La Selezione del Sindaco è lunica rassegna vitivinicola che prevede la partecipazione congiunta dellazienda che produce il vino e del Comune in cui sono localizzati i vigneti, riservata ai vini Docg, Doc e Igt il cui quantitativo di produzione è compreso tra le 1.000 e le 50.000 bottiglie.
Nell’edizione 2013 – di scena a Castelfranco Veneto e Asolo in Veneto, in collaborazione con Recevin-Rete Europea delle Città del Vino, Comune di Valdobbiadene, Città del Bio, tra le 1.242 etichette in gara da tutta Italia e da molti Paesi europei, sono state assegnate cinque Gran Medaglia dOro: è stato, il Ben Ryé 2010 ad ottenere il punteggio più alto, ben 94 centesimi, e a guadagnare la prima Gran Medaglia dOro del concorso, poi, con uno scarto di mezzo centesimo cè Sogno 2009, il rosso da uve Merlot della Cantina SantAndrea di Gabriele Pandolfo (93,5), seguito da un altro vino dolce, il Faè Passito 2008 dellazienda Bepin De Eto (92,5), poi ancora rosso con lAmarone della Valpolicella Doc Classico Vigneti di Jago della Cantina Valpolicella Negrar (92,2) e dulcis in fundo, il toscano dolce, appunto, Predicatore-Rosso Passito di La Cura (92).
Si è aggiudicato linvestitura di miglior vino bio, con la rassegna Biodivino, il concorso delle Città del Bio, riservato ai vini derivanti da uve prodotte da agricoltura biologica, il pugliese Primitivo di Manduria Casavecchia 2009; per la categoria vini dolci, eletto dalle Città del Vino e dal Centro Nazionale Vini Passiti, al top cè di nuovo il Ben Ryè 2010 di Donnafugata. Premiate anche le bollicine con il Forum degli Spumanti, tutto dedicato alla migliore produzione spumantistica Doc e Docg, che ha selezionato i vini spumanti più caratteristici provenienti dalle diverse regioni europee, promosso insieme al Comune di Valdobbiadene, che ha eletto le migliori bollicine a Metodo Charmat e Classico: per le prime si aggiudica la prima medaglia doro il Valdobbiadene Docg Cartizze Superiore Dry 2012 di Col Vetoraz Spumanti, mentre per il metodo Classico in cima alla classifica ci finisce il St. Laurentius Sekt Chardonnay Brut 2011, dellomonima azienda. In più sono state premiate anche le cantine cooperative e i loro vini, con lAmarone della Valpolicella Doc Classico Vigneti di Jago 2007 della Cantina Valpolicella Negrar prima classificata.