SALERNO. Ebbene sì, i proverbi non mentono mai!! La ciliegia di Bracigliano è talmente buona e succosa che nel mangiarla non si riesce a bloccare la golosità: assaporatane una, subito dopo si ha l’esigenza di metterne in bocca un’altra. La ciliegia è tipica del bacino del Mediterraneo, forse originaria dei territori compresi fra l’Anatolia e il Mar Caspio.
Ha preso il nome da Cerasunte, città del Ponto. Da qui fu portata a Roma da Lucullo. Il Comune di Bracigliano nella Valle dell’Irno, ricco di storia e terra di antichi mestieri, quali la lavorazione del rame, è famoso per i suoi prodotti gastronomici, tra cui la ciliegia soprannominata “spernocchia”.
Essa matura a partire dalla seconda settimana di giugno, è di colore rosso scuro e contiene un numero elevato di flavonoidi. Si differenzia da quella di Siano detta “pagliaccia”, che matura tra fine maggio e la prima settimana di giugno, di color porpora, con un sapore tendente all’acidulo, quasi agrodolce.

Il frutto braciglianese, maturando in ritardo, consente di averlo sulle tavole sino a luglio, oltreché in inverno, conservato sotto spirito o in confetture. Nel 2011 ha ottenuto la denominazione di “Migliore d’Italia”, durante la manifestazione Città delle ciliegie, svoltasi a Vignola in provincia di Modena, dall’A.N.D.M.I. (Associazione dei direttori di mercati ortofrutticoli all’ingrosso).

La ciliegia poi è un contenitore di principi benefici per il corpo umano;se assunta ad inizio giornata (circa 25), bevendo molta acqua, depura l’organismo favorendo la diuresi e regolarizza l’intestino.Ha un numero limitato di calorie, quindi è ottima per la dieta in quanto riduce il senso della fame, poiché essendo ricca di fibre solubili, queste giunte nello stomaco ed impregnandosi d’acqua, provocano sazietà. Particolari studi presso l’Università di Lisbona, hanno anche attestato che i polifenoli contenuti nelle ciliegie sono anti-cancro e combattono l’invecchiamento cellulare. La composizione della buccia previene la carie, sono diuretiche, lassative, contengono vitamina A, C, fosforo, sali minerali e potassio.

In epoca medievale queste cose erano note, giacché nel RegimenSanitatis della Scuola Medica Salernitana, si scrive: “Se mangerai ciliegie, tre doni ne avrai. La ciliegia monda lo stomaco, il nocciuolo toglie la pietra, e la suo polpa genera abbondante sangue”. Che dire allora, non resta che darsi appuntamento per degustarle alla sagra di Bracigliano la Festa d’‘a cerasa braciglianese”, di metà giugno, che offre curiosi spunti di piatti prelibati, dai primi al dolce, di cui qui si suggerisce la ricetta della tipica crostata di ciliegie, riproponibile a casa.

Crostata-di-ciliegie-a-modo-mioCROSTATA ALLE CILIEGIE
INGREDIENTI:
gr. 500 Zucchero Semolato;
gr. 110 Acqua;
gr. 75 Miele;
gr. 750 Ciliegie Snocciolate;
gr. 250 Panna Liquida Fresca;
q.b. Pasta Frolla.

PREPARAZIONE:
In un tegame abbastanza alto mettete zucchero, miele e acqua. Miscelate bene con un cucchiaio e cuocete sul fuoco; spegnete la fiamma e aggiungete la panna liquida bollente. Dopodiché incorporate le ciliegie tagliate grossolanamente. Versate tutto il composto raffreddato su degli stampi foderati di pasta frolla, per metà della loro altezza e decorate disponendo in diagonale, le strisce della stessa pasta.

Cuocete in forno già caldo a 180° gradi, per 30 minuti circa. Lasciate raffreddare, spennellate con gelatina di frutta le parti non coperte dalla frolla.Ricoprite la superficie con zucchero a velo e a piacere come decorazione formate una corona di ciliegia, disposte in maniera geometrica e gelatinate.

Annamaria Parlato

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