CASERTA. E’ il primo risultato concreto raggiunto dalla Comunità dei Produttori della Castagna Ufarella dei Monti Trebulani e dalla Condotta Slow Food Volturno, a seguito di una campagna lanciata nel 2011 da Slow Food a Treglia e sostenuta dalla Pro Loco Trebulana, dall’Istituto di Frutticoltura di Caserta e dagli uffici periferici dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.

Il prossimo obiettivo è il censimento e l’istituzione al Comune di Pontelatone dell’Albo per la salvaguardia degli alberi monumentali, anche in base alla legge n. 10/2013 che, per la prima volta, tutela anche i monumenti vegetali.

Questa Comunità del Cibo è nata con lo scopo di salvaguardare il patrimonio castanicolo del Monte Maggiore, caratterizzato dalla varietà autoctona denominata “Ufarella” con migliaia di esemplari secolari e plurisecolari nell’area dei Monti Trebulani. Questo straordinario patrimonio è oggi minacciato dal progressivo abbandono e da diversi parassiti, ultimo dei quali il cinipide, con devastanti conseguenze sulla produzione di castagne.

Purtroppo la proprietà di questo areale è eccessivamente frazionata e rende difficoltose organiche misure di salvaguardia e valorizzazione. E’ così che alcuni proprietari (per ora sono sette) hanno deciso di costituire una Comunità del cibo, allo scopo di avviare buone pratiche di allevamento del castagno e di sensibilizzare le istituzioni e i produttori per la tutela di questo patrimonio.

La Regione Campania ha gia avviato un programma che mira a salvaguardare il patrimonio castanicolo con misure di contrasto del cinipide e si spera avvii quanto prima una campagna di informazione e formazione, cominciando dalle tecniche di potatura.

La Comunità intende agire anche per la salvaguardia dei valori ambientali e paesaggistici del patrimonio castanicolo dei monti trebulani e sarà richiesta alle istituzioni pubbliche l’adozione di provvedimenti volti alla salvaguardia soprattutto dei castagni secolari

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