Si può aiutare chi ha problemi di intolleranza con alcuni tipi di alimenti ad avere un rapporto “normale” con gli stessi? Da anni il maestro pasticciere vietrese Fulvio Russo ha provato a dare, riuscendovi, una risposta affermativa a questa domanda.

Usando farine alternative, e poi grassi alimentari che non facciano male, permette anche ai celiaci e a coloro che convivono con intolleranze alimentari di gustare dolci, seppur rielaborati, della tradizione campana.

“Credo che la pasticceria debba rivolgere un’attenzione maggiore a prodotti più salutari”, ci spiega appunto Fulvio Russo. E da questa filosofia prende il via anche il percorso di “Cose da Mat”, un esperimento dolciario che nasce nel cuore di Avellino, nei pressi del Teatro Comunale “Carlo Gesualdo”.

Sarà proprio il “maestro” Russo ad inaugurare giovedì 16 maggio l’attività di punto vendita e laboratorio di pasticceria “digeribile” di Matilde Auriemma, titolare, origini salernitane, e Paolo Antonio Malanga, trascorsi da tecnologo alimentare presso il CNR.
Un percorso che vuole rieducare il pubblico ad una sana alimentazione, con l’uso di prodotti biologici e naturali.

Dolci senza glutine, senza lattosio, non solo per i celiaci e per chi ha intolleranze alimentari in genere. La scelta di alimenti “sani”, infatti, fa star bene il corpo, ma anche la mente. Come ci fa notare Fulvio Russo, quando entriamo in un supermercato non ci soffermiamo a “scrutare” le etichette dei prodotti alimentari che acquistiamo; gli intolleranti, invece, sono costretti, tra virgolette, a leggere quelle etichette perché si informano su cosa mangiano.

A “Cose da Mat” l’attenzione alla salute è una priorità: si potrà gustare, infatti, la pasticceria fresca, utilizzando prodotti per così dire di “nicchia”, che esulano dalle linee farmaceutiche. Sfatando anche la “convinzione” che la pasticceria salutistica abbia costi più alti.
Una scommessa che non ha solo il dolce sapore delle delizie alimentari, ma anche una forte valenza sociale, un impegno significativo nella direzione di insegnare a vivere sani. Anche perché, in fondo, potremmo scoprire che la celiachia “è guardare la vita dall’angolo migliore!”

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