Parlare dell’India, grande da sola quasi quanto un continente, è difficilissimo, ma anche cercare di descrivere il Rajasthan, il più grande dei suoi stati, non è impresa facile.
Da solo copre una superficie più grande della nostra Italia e, pur essendo occupato per gran parte dall’inospitale Deserto di Thar, ha lo stesso numero di abitanti.
Una regione povera, arida, dove ogni giorno ci si sveglia semplicemente per guadagnare qualche rupia per sfamare se stessi e la famiglia.
Ovunque esista uno spazio, anche minuscolo, spunta una microattività, si effettua un qualche lavoro, e si passa la giornata lì, fino a tarda notte.
Le poche campagne coltivabili spingono le persone verso le città, grandi, incredibilmente caotiche, sporche e rumorose, ma che paradossalmente custodiscono alcuni tra i maggiori gioielli architettonici e archeologici dell’India.

Il Rajasthan infatti prende il suo nome dal fatto che proprio qui vivevano i Maharaja più ricchi e potenti, artefici di dimore imponenti e lussuose per le quali spendevano somme ingentissime, oggi ammirate dai tanti turisti che vanno a esplorare questa parte settentrionale dell’India.
Questa prima serie di immagini di “indian way of life” serve da introduzione nell’ambiente umano di questa grande nazione che abbiamo attraversato nel mese di febbraio.
testi e foto di Roberto Pellecchia

