Stop all’invasione dell’olio di palma nei prodotti alimentari. È l’appello di greatitalianfoodtrade.it, il portale delle eccellenze agroalimentari italiane sostenibili, che assieme a ilfattoalimentare.it ha promosso una petizione su Change.org per arrestare il dilagare di questo grasso tropicale di bassa qualità.

La produzione di palma è correlata alla rapina delle terre e alla deportazione di milioni di famiglie africane e asiatiche (land grabbing).

È inoltre causa primaria della deforestazione di aree boschive (prima causa di emissioni di CO2 nel Sud-Est asiatico) e della devastazione degli “habitat” naturali per lasciare spazio alle monocolture come quelle della palma da olio. Queste operazioni comportano gravi violazioni dei diritti umani, l’eliminazione della sovranità alimentare e la riduzione della biodiversità.

L’olio di palma viene utilizzato dalla maggior parte delle aziende alimentari perché costa poco e si presta a molti utilizzi. Secondo i nutrizionisti l’assunzione giornaliera di dosi elevate di questo ingrediente può risultare dannosa per la salute a causa della presenza dei grassi saturi.

Greatitalianfoodtrade, così come la redazione di Rosmarinonews.it, invita le aziende a sostituirlo con altri oli vegetali non idrogenati o burro e chiede alle istituzioni sanitarie di escludere questi grassi dalle pubbliche forniture di alimenti. Metti una firma!

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