Non più solo pizza, spaghetti, cappuccino, espresso e mozzarella: da Toronto a Pechino, da Johannesburg a Caracas, da Mosca a New York, tra le parole italiane entrate nell’uso comune c’è anche Tiramisù, come attesta un sondaggio condotto alcuni anni fa dalla società Dante Alighieri.

I maggiori estimatori mondiali del Tiramisù sono i cinesi: come emerge dal monitoraggio che Assolatte ha condotto su internet, sui siti in cinese ci sono infatti oltre 14 milioni di citazioni di questo dolce tipico italiano. Un vero fenomeno di costume visto che sul web cinese il Tiramisù è presente quasi 5 volte di più rispetto a quanto accade in Italia.

A confermare il successo globale del Tiramisù c’è anche la presenza di questo dessert su 7,8 milioni di siti in giapponese, 3,4 milioni in tedesco, 3,1 milioni in francese e 2,2 milioni in spagnolo. Senza considerare i 18,6 milioni in lingua inglese dove si racconta questo dolce e si spiega come cucinare “the original” Tiramisù.

E c’è anche chi viene in Italia proprio per ripercorrere la storia di questo dolce al cucchiaio. Come sta facendo il giornalista olandese Daan Vermeer, che in questi giorni è in Veneto, dove questo dolce al cucchiaio è ufficialmente nato, all’inizio degli anni ’70, nella cucina del ristorante Alle Beccherie di Treviso.

Ma qual è il segreto del Tiramisù? Una ricetta semplice ma deliziosa, basata su alcune materie prime tipicamente italiane: i biscotti savoiardi che vengono inzuppati nel caffè fatto con la moka. E poi c‘è l’ingrediente-chiave, il mascarpone, a cui si devono la cremosità e la dolcezza che rendono irresistibile questo dolce. Dietro un Tiramisù c’è sempre un ottimo mascarpone: quello di qualità si riconosce dal colore bianco latte, dalla consistenza omogenea, dall’intenso aroma di panna e dall’assenza di liquido in superficie. Un buon mascarpone è burroso e avvolgente in bocca, e, quando lo si usa in cucina, si deve lasciar lavorare con facilità.

Proprio grazie al successo del Tiramisù, il mascarpone è diventato uno dei formaggi italiani più apprezzati e venduti all’estero.

Il mascarpone è originario della Lombardia, dov’è testimoniato già nel 12esimo secolo, e un tempo veniva preparato solo in autunno e in inverno, mentre oggi la tecnologia del fresco adottata dalle imprese lattiero casearie consente di produrlo tutto l’anno.

Essendo un prodotto particolarmente delicato, solo quello prodotto dalle industrie lattiero-casearie garantisce la sicurezza organolettica e il rispetto della catena del freddo, che impedisce gli sbalzi di temperatura particolarmente pericolosi per la qualità e la stabilità del mascarpone.

Il mascarpone va conservato in frigorifero, alla temperatura massima di 4°C, e va consumato entro la data di scadenza indicata in etichetta. Una volta aperto può resistere fino a una settimana, purché ben richiuso nella vaschetta in cui viene venduto.

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