ASCOLI PICENO. L’uomo moderno affrancato dai bisogni primari quali la fame e la fatica, si è creato altri bisogni come, ad esempio, il tempo libero, lo svago, l’ambiente ed una alimentazione ricercata.
E partendo da questi presupposti va alla riscoperta di antichi sapori, profumi, paesaggi e tradizioni ancestrali, che tuttora permangono quasi esclusivamente nell’ambiente rurale.
E le Marche rappresentano una meta privilegiata per chi apprezza i beni naturalistici, un’agricoltura curata, una gastronomia fantasiosa e profumata legata al territorio.
In questo senso un’occasione privilegiata è offerta dalla prima edizione di “Terroir Marche” – vini e vignaioli bio in fiera, in programma ad Ascoli Piceno Sabato 16 e Domenica 17 Maggio, organizzato dall’apposito Consorzio di recente costituito, con incontri, degustazioni e laboratori con esperti del settore, dedicati ai vini e al territorio marchigiano. Focus su cultura, ambiente ed un’agricoltura etica e biologica.
Sarà un evento culturale ed enogastronomico che riunirà giornalisti, sommelier e wine-lover da diverse parti d’Italia per confrontarsi sullo stato dell’arte dell’enologia regionale e conoscere da vicino la scelta di un giovane Consorzio nato per promuovere una viticoltura d’eccellenza capace di porre al centro delle proprie azioni l’uomo e la natura.
“Il Festival Terroir Marche – afferma il presidente dell’omonimo Consorzio Federico Pignati – nasce per valorizzare e promuovere l’intero territorio marchigiano attraverso il suo vino e le altre bellezze artistiche e culturali che ne fanno una regione ricca di fascino e con alcune potenzialità ancora inesplorate.”
Un’ottima occasione per visitare le Marche, quindi, una regione che promette mare e monti. Infatti spiagge accoglienti sull’Adriatico ma anche tante aree protette come, solo per citarne alcune, il Parco naturale del Monte Conero, il Parco nazionale dei Monti Sibillini, il Parco nazionale dei Monti della Laga e la riserva delle Grotte di Frasassi, un complesso carsico dell’Appennino nei pressi di Fabriano.
Cultura, territorio, tradizione: su questo trinomio si fonda l’autentica grande cucina di questa regione. Un grazie, quindi, all’operosità di tante famiglie agricole che con sacrificio, oltre ad offrire prodotti emozionanti, mantengono bello ed incantevole questo territorio.
Angelo Lo Rizzo