Grande affermazione, a livello internazionale, per gli chef di casa nostra che, nell’autunno 2012, ospiteranno il Congresso Europeo della WACS-Società Mondiale dei Cuochi.

La FIC ha ricevuto il prestigioso incarico a Istanbul, a seguito di una trionfante votazione da parte dei presidenti dei Paesi membri. Il riconoscimento incoraggia la Federazione a ribadire il proprio ruolo in patria, anche nel campo del turismo enogastronomico.
Una virtuale e gigantesca “ola” percorre l’Italia dalle Alpi alla Sicilia: è l’onda dell’entusiasmo di 20.000 chef che hanno saputo del conferimento alla Federazione Italiana Cuochi del prossimo Congresso Internazionale della WACS, la Società Mondiale delle Associazioni della categoria, fondata nel 1928 alla Sorbona e “autorità del cibo” per 10 milioni di berrette bianche.
La notizia dell’importante assegnazione è rimbalzata da Istanbul, dove i presidenti dei vari sodalizi europei del settore, accompagnati da un delegato, hanno deciso in merito al loro raduno biennale a cui prenderanno parte anche altri Paesi, tra cui la Corea del Sud. Con un suffragio di 18 voti a favore e 4 contrari, la FIC, unica rappresentante nazionale nella WACS, ha portato a casa il Meeting che si tiene ogni volta in uno Stato diverso.

Le dichiarazioni

«Dopo alcuni anni, il Congresso ritorna finalmente in Italia», commenta dalla Turchia Paolo Caldana, presidente della Federazione, «Così nella seconda decade del settembre 2012, organizzeremo l’appuntamento che riunisce le Associazioni di Cuochi di tutti i Paesi europei. La sede dell’evento sarà probabilmente Gardone Riviera, ma la conferma in proposito potrà essere data solo il 17 ottobre, con la delibera dei nostri esponenti dell’Area Nord, convocati a Brescia.

Di certo il Congresso WACS 2012 verrà improntato secondo la nostra visione della cucina e della società: il tema centrale sarà l’alimentazione sana, fondamentale per la salute, e molto spazio è previsto per i menù semplici, quasi minimalisti, che non solo rappresentano l’ultimo trend gastronomico ma sono anche etici e imprescindibili, in tempi di fame diffusa nel mondo. In prospettiva, il Meeting potrebbe essere la premessa per la partecipazione attiva della FIC all’Expo a Milano, nel 2015».
Nel frattempo, la Federazione rilancia la propria disponibilità ad essere coinvolta negli ambiti operativi e decisionali che le competono, in particolare della ristorazione. All’ultimo Sana di Bologna, gli chef tricolori hanno proposto la loro collaborazione agli addetti ai lavori per risolvere le problematiche dei locali biologici, mentre a Milano, nei giorni scorsi, non sono voluti mancare alla celebrazione della “XXXI Giornata mondiale del Turismo, dedicata all’arte dei nostri Cuochi”, voluta dal ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla.
All’evento, dal titolo programmatico “L’Arte della ristorazione come protagonista dell’offerta turistica italiana”, era presente Carlo Bresciani, dirigente di Giunta della FIC, che riferisce: «L’incontro voleva sottolineare come l’enogastronomia sia un “linguaggio universale”, con un ruolo d’eccellenza nel turismo, che produce 10 punti del PIL. Dal fatto che sono stati premiati solo chef stellati, si potrebbe dedurre che solo questi grandi nomi possono fare turismo. In verità, anch’io ritengo che, finita l’epoca della “bella” Italia, a causa degli scempi architettonici sul nostro territorio, ora è il momento della “buona” Italia, garantita dalla professionalità di tanti chef. I turisti vengono da noi soprattutto perché abbiamo un’ottima cucina, che però deve essere sempre di qualità. Su questo fronte, il Ministro si è dimostrato molto disponibile per cui, insieme alla Fipe, anche noi auspichiamo interventi verso le sagre, che, a differenza dei ristoranti, non sono controllate. Inoltre, dato che il 70% dei ristoratori è cuoco, confermiamo l’intenzione della Federazione di sedersi al tavolo di discussione, per contribuire a difendere questa risorsa italiana».

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