Ansia, sonnolenza, spossatezza, malumore, disturbi del sonno: sono i sintomi della spossatezza che sopraggiunge con il cambio di stagione.

Un disturbo che colpisce oltre l’80 per cento degli italiani, soprattutto donne tra i 35 e i 54 anni, le quali rappresentano la fascia maggiormente colpita. Numeri importanti che necessitano un’analisi più approfondita e di qualche consiglio per affrontare al meglio questo periodo.

Cos’è la stanchezza primaverile

Fare fatica a svegliarsi e ad addormentarsi, sentirsi costantemente senza forze e poco energici. Sono questi i disturbi della stanchezza primaverile, definita in molti modi, come ad esempio “mal di primavera”.

Essendo un disturbo passeggero, legato di fatto al cambio delle temperature, non c’è da preoccuparsi. Ma resta importante, in un obiettivo di salute generale, comprendere come poter arginare questi sintomi e vivere il cambio di stagione con meno pesantezza.

Tra le cause vi è, senza dubbio, un generale calo delle vitamine e dei minerali. Preziose per sentirsi in forma quelle del gruppo B, la vitamina A (con forte potere antiossidante), la vitamina C (di aiuto per il sistema immunitario) e la D (necessaria per la salute ossea, ma anche per il tono dell’umore).

Tra i sali minerali utili sono il magnesio, manganese e fosforo.

Come combattere la stanchezza del cambio di stagione

È il cambio di stagione a richiedere al corpo uno sforzo energetico per abituarsi a nuove temperature e all’aumento delle ore di luce. A peggiorare la situazione ci sono i casi di allergie stagionali, così da creare un generale crescendo di malesseri.

L’attività fisica

È importante, come sempre, continuare a fare una leggera ma costante attività fisica. Camminare è una delle migliori opzioni, perché consente di stare all’aria aperta e (magari) di condividere una parentesi sportiva con amici o persone care.

L’alimentazione

Sarà ovvio ricordare, ma comunque importante, il ruolo di una sana e corretta alimentazione.

Inoltre, bisognerebbe fare attenzione a non saltare mai la colazione. È un pasto fondamentale, dove potersi ricaricare e affrontare al meglio la giornata. Va pensata considerando la presenza di cibi solidi (ricchi di carboidrati), ma anche latte, yogurt, tè o caffè e della frutta fresca.

I carboidrati (come biscotti, pane, fette biscottate) aiutano a tenere alto l’umore perché aiutano a produrre serotonina. I liquidi servono per raggiungere un adeguato livello di idratazione, mentre la frutta fresca rappresenta un carico naturale di sostanze nutrizionali preziose.

Il caffè o il tè contribuiscono ad aumentare il livello di energia con caffeina e teina.

Ripensando alle vitamine e ai sali minerali utili in questo periodo è bene fare un carico di:

legumi, cereali integrali, noci, ortaggi e latte > vitamina B

uova, pesce, latte e vegetali di colore giallo e arancio > vitamina A

agrumi, kiwi, peperoni, pomodori, verdure a foglia verde > vitamina C

I rimedi erboristici e gli integratori

Tra le erbe e radici che possono aiutare a combattere i sintomi della spossatezza del cambio di stagione vi sono senz’altro il ginseng e il guaranà.

Tra gli integratori più consigliati vi sono: la pappa reale, la propoli, la lecitina di soia, l’olio di germe di grano.

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