Avviate le procedure per l’erogazione dei contributi previsti per le assicurazioni agevolate nel settore vitivinicolo, nella misura massima prevista dalla legge, pari all’80% del costo delle polizze con soglia di danno e al 50% di quelle senza soglia.

 

Si tratta di un risultato eccezionale, visto che per la prima volta da quando esistono le assicurazioni agevolate a difesa delle colture agrarie dalle principali avversità atmosferiche, gli imprenditori agricoli interessati riceveranno in un’unica soluzione il contributo pubblico previsto entro il mese di ottobre, quindi in netto anticipo rispetto agli anni passati.

 

Tutto ciò è reso possibile grazie al coordinamento del Ministero delle politiche agricole, alla collaborazione di Agea e degli Organismi pagatori regionali, che hanno permesso l’ottimizzazione delle risorse disponibili, in parte originariamente destinate ad altre misure che hanno riscosso minore successo.

 

Nelle prossime settimane, quindi, i viticoltori che nella campagna 2010 hanno optato per la stipula di polizze assicurative a difesa dei vigneti dalle avversità atmosferiche, riceveranno circa 36 milioni di euro, interamente messi a disposizione dall’Unione europea.

 

Per quanto riguarda i settori produttivi diversi dall’uva da vino, in favore dei quali si è deciso di attivare il cofinanziamento comunitario previsto dell’articolo 68 del regolamento Ce 73/2009, in aggiunta alle risorse nazionali attivate con legge finanziaria 2010, non è ancora possibile effettuare previsioni attendibili, dato che la campagna è ancora in corso, ma i pagamenti ai singoli produttori saranno avviati a partire dal prossimo mese di dicembre.

 

Se è vero che il coinvolgimento dei fondi comunitari complica enormemente le procedure di gestione delle polizze assicurative agevolate in agricoltura, il sostegno pubblico è infatti assicurato da quattro diverse fonti di finanziamento – di cui due di origine comunitaria e due nazionale – è pure vero che questo diventa indispensabile in un quadro di risorse nazionali sempre più carenti ed in vista della riforma della politica agricola comune, nel cui contesto le assicurazioni agevolate potrebbero essere proposte anche come sistema generalizzato a difesa del reddito degli agricoltori, non solo nei casi di calamità naturali dovute ad avversità atmosferiche.

 

Mi attendo ora una maggiore attenzione anche da parte del mondo bancario, a cui le associazioni dei produttori (Consorzi di difesa) si devono rivolgere per ottenere le necessarie anticipazioni finanziarie, che sembra non avere particolare fiducia nei nuovi strumenti di intervento, quando invece questi stanno dimostrando tutta la loro efficacia, sia in termini di entità delle risorse disponibili, sia per quanto concerne il rispetto dei tempi di erogazione dei contributi pubblici stanziati.

 

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