Nasce la seta bio, e in Italia a certificarla sarà Icea. Il Mipaaf ha infatti approvato il disciplinare creato dall’Istituto Certificazione Etica e Ambientale, tra i pionieri del tessile eco e bio in Europa, per la “Gelsicoltura e Bachicoltura Biologica”.

Per l’Italia è il primo sul tema (finora si poteva far riferimento solo a disciplinari volontari esteri).
Per la precisione, lo schema approvato dal Ministero – e inserito a pieno titolo all’interno del regime di controllo CE per i prodotti bio – si riflette non solo nel settore tessile biologico, ma consente da qui in avanti di poter certificare come da agricoltura biologica il “bozzolo fresco” da destinare anche a quello della cosmesi o alla produzione di mangimi per animali di affezione.
Il disciplinare – realizzato in collaborazione con il Cra-Api Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura di Padova – copre l’intero processo di certificazione del baco, e i prodotti certificabili sono il bozzolo fresco con crisalide viva e il seme-bachi, che dev’essere deposto da farfalle madri allevate con metodo biologico.

Sono normate tutte le varie fasi del ciclo: dalla gestione del gelseto all’origine degli insetti, dalla produzione – quindi condizioni ambientali, alimentazione, profilassi e tutto ciò che contribuisce al benessere del baco – all’etichettatura.

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