Il virus dell’epatite C è in grado di provocare gravi danni alla salute e può dimostrarsi particolarmente tenace verso gli antibiotici. Ma può essere combattuto con la quercetina, flavonoide antiossidante presente in alimenti come la Cipolla Ramata di Montoro e altre verdure.

E’ la tesi di una ricerca dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) (Sezione Jonsson Comprehensive Cancer Centre) diretta dal dottor Samuel French e pubblicata su “Hepatology”.

Tramite test ed analisi di laboratorio, la squadra del dott.  French, hanno scoperto come il segreto della quercetina sia la modalità di attacco, concentrata su due proteine cellulari chiave per l’infezione.

Come spiega il dottor French,  tale scelta (il mirare alle proteine cellulari anziché a quelle virali) comporta un doppio effetto positivo. In primis, l’efficacia: colpendo le proteine si riduce il livello del virus nell’organismo, portandolo alla probabile estinzione.

Inoltre, tale modus operandi riduce la possibilità di farmaco resistenza. Nonostante siano necessari studi per chiarire, i ricercatori si dicono ottimisti. In particolare, French fa notare come attualmente le terapie anti epatite C abbiano un successo limitato e siano portatrici di numerosi effetti collaterali.

Allora, una strada potenzialmente efficace e “naturale” merita di essere percorsa.

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