Non sempre presa degnamente in considerazione, la regione Basilicata è tra quelle del Sud Italia che ancora conserva una tradizione gastronomica genuina e d’altri tempi.

Sono tanti i Prodotti tipici Basilicata gustosi, da provare almeno una volta, e che consentono alla Lucania di godere di lustro e vanto. Vediamone alcuni:

Il burrino

Uno dei prodotti lucani caseari per antonomasia è il burrino, una sorta di pseudo derivato del burro. E infatti si presenta proprio come un panetto che si può facilmente conservare per lungo tempo in frigo avvolto in un involucro di pasta filata. Il suo odore e il suo sapore sono molto concentrati, ma la migliore caratteristica è il contrato tra la sapidità della crosta e la morbidezza del cuore.

Il cacio ricotta lucano

A metà tra un caciocavallo e una ricotta, il cacio ricotta lucano si ottiene da una lavorazione molto accorta, ancora come vuole la tradizione. Si preparare in prevalenza con latte di capra, ma nonostante ciò il suo sapore resta delicato. Lo si può mangiare sia fresco che stagionato, ma in questo ultimo caso il suo sapore diventa più pungente.

Il pecorino canestrato di Moliterno

Rimaniamo in tema latticini per portare in tavola il pecorino canestrato di Moliterno, appunto formaggio preparato in questo paese arroccato sulla Val d’Agri. Ottenuto da una combo di latte di pecora e di latte di capra, ha un sapore unico, molto intenso, tendente al piccante. Si consiglia di assaggiarlo sia fresco che stagionato, in quest’ultimo caso accompagnato da verdure saporite come le cime di rapa o i broccoletti.

La lucanica

Passiamo ora all’analisi di un insaccato, il cui nome è proprio la chiara dimostrazione di come sia la Basilicata la sua terra d’origine (molte altre regioni ne rivendicano appunto la maternità). Eppure già nel primo secolo avanti Cristo, il grande Marco Terenzio Varrone descriveva il sapore unico di una carne tritata, insaccata in un budello che i soldati avevano imparato a preparare grazie ai contadini lucani.

La lucanica è una specie di salame insomma in cui si mescola carne suina magra e carne suina grassa macinate al coltello. Il tutto viene condito con pepe, sale, peperoncino in polvere e talvolta semi di finocchio.

I fagioli di Sarconi IGP

Come tante altre regioni del sud note per i legumi, anche in Basilicata ci sono appezzamenti di terreni tutti dediti alla coltivazione di fagioli. In particolare i fagioli di Sarconi sono coltivati sulla Val d’Agri, dal momento che qui le temperature sono fresche, vi è abbondanza d’acqua e i fagioli hanno modo di crescere nelle migliori condizioni.

Questo fagiolo si ottiene dall’innesto della pianta di borlotti e di cannellini. Ha una forma bella tonda, leggermente ovale alle estremità, il suo colore è un giallo strato. Il sapore è dolciastro, ad ogni modo delicato. Si mangiano con la pasta, come contorno, ma anche nelle zuppe. La cottura è rapida ed anche molto uniforme.

Il pane di Matera

In ultimo ricordiamo un prodotto, il pane di Matera, che ancora oggi si ottiene usando quegli antichi sistemi di lavorazione che saranno vecchi almeno risalenti al regno di Napoli. Forse oseremmo dire si tratti del pane più buono dello stivale, o comunque si difende molto bene.

Ha una crosta molto fragrante, di un color terra che richiama appunto quello del posto. La mollica dentro è piena di buchi, e con il suo colore giallo paglierino richiama un po’ il colore del grano (ad onore del vero anche il profumo ricorda quello del grano). Il sapore è delicato, anche grazie la sua consistenza morbida, e si lascia mangiare anche da solo sebbene sia il miglior comparativo per salumi e formaggi.

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