Un’ottima annata si direbbe citando un film di un po’ di tempo fa. Il 2012 dell’olio campano è il migliore da qualche anno a questa parte con bassa acidità ed eccellenti caratteristiche chimiche e organolettiche.

Con ‘Nuovolio 2012’ Coldiretti Campania e Unaprol premiano i migliori extra vergine ottenuti con le olive dell’annata agraria corrente. Sono intervenuti alla cerimonia il delegato all’Agricoltura della Regione Campania, Daniela Nugnes, il presidente e il direttore di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello e Prisco Lucio Sorbo, il presidente nazionale di Unaprol, Massimo Gargano, il direttore della Biblioteca nazionale, Mauro Giancaspro, il professore della Facolta’ di Agraria della Federico II, Raffaele Sacchi e il capo panel di Unaprol, Giulio Scatolini.

Con questo riconoscimento – dicono Masiello e Sorbo – vogliamo valorizzare un prodotto importantissimo per l’economia della nostra regione. L’olio e’ un punto forte della tradizione campana, cardine della Dieta Mediterranea e tra i piu’ importanti prodotti del nostro settore agroalimentare”.

A rendere speciale l’”oro verde” campano è soprattutto l’ampia varietà: 20 tipologie autoctone, ognuna con caratteristiche proprie, che completano tutti i tipi di abbinamento culinario e offrono un ottimo ventaglio di possibilità anche dal punto di vista imprenditoriale.

”Questa varietà così ampia – dice il professore di Industrie agrarie della Federico II, Raffaele Sacchi – è frutto dell’orografia del nostro territorio e di secoli di storia e cultura del cibo. Oggi abbiamo tutti gli oli del Mediterraneo, ognuno con sentori e intensità diverse. Per non parlare delle molecole magiche – dice Sacchi – l’olio novello ha la massima concentrazione di sostanze polifenoliche altamente benefiche. Due cucchiai al giorno proteggono le nostre cellule, le membrane dello stomaco, hanno proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e anticancro e fanno bene alla pressione arteriosa”.

Dagli studi della Federico II emerge che negli ultimi 20 anni e’ costantemente migliorata la qualità. Un trend positivo ampiamente confermato anche per questa annata.

Quasi tutti i campioni pervenuti al concorso, spiegano i giurati, hanno superato in maniera eccellente le analisi chimiche e organolettiche e dei 66 esaminati alcuni sono classificabili addirittura come alta qualità.

Il caldo torrido estivo ha infatti aiutato gli uliveti della Campania. Le medie di 30 gradi hanno tenuto alla larga la nemica numero uno degli ulivi, la tanto temuta mosca olearia, e così sono cresciute piante sane e senza parassiti.

  • LA PRODUZIONE IN CAMPANIA

Secondo i numeri di Coldiretti, sono oltre 70mila gli ettari di terra messi a produzione dai quali, nel solo 2011, si sono ottenuti quasi 415mila quintali di olio. Il Salernitano, da solo, ha quasi 39mila ettari di terreni messi a coltura e ben 245.000 quintali di olio prodotto. Seguono il Beneventano 14mila ettari di terreno per oltre 66mila quintali di olio, il Casertano con quasi 9mila ettari di terreni coltivati per oltre 45mila quintali di olio prodotto, l’Avellinese con 8mila ettari coltivati per 42.000 quintali prodotti e il Napoletano con oltre 2mila ettari di terreni per circa 15mila quintali prodotti. Le aziende sono oltre 57mila.

Il fatturato complessivo, solo per i Dop Irpinia Colline dell’Ufita e Terre Aurunche, si stima di quasi 5 milioni di euro all’anno. I frantoi, capillarmente diffusi, sono più di 500. Sono 5 gli oli a Denominazione di origine protetta (Dop) (l’extravergine di oliva Cilento, Colline Salernitane, Irpinia -Colline dell’Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche). Le varietà autoctone sono 13 (l’Ogliarola e la Ravece, in provincia di Avellino, l’Ortice e l’Ortolana in provincia di Benevento, Minucciola in Penisola Sorrentina, l’Asprinia, la Tonda e la Sessana in provincia di Caserta, la Rotondella, la Carpellese, la Nostrale, la Biancolilla e la stessa Pisciottana, in provincia di Salerno), a queste si aggiungono oltre 60 varietà minori presenti in modo più o meno diffuso nelle singole aree di coltivazione e altre ancora in fase di studio.

  • I PREMIATI DI ‘NUOVOLIO 2012’

Categoria fruttato intenso: Azienda agricola Monzo Davide, Marina di Casal Velino (Salerno). Varieta’ miste, marchio 100% italiano;

Categoria fruttato medio: Azienda agricola Rocca Normanna di Acampora Francesco, Fontanarosa (Avellino). Varieta’ Marinese, marchio Ecla

Categoria fruttato leggero: Azienda Agricola Gentilcore Claudia, Molinara (Benevento). Varietà Ortolana 30%, Ortice 20%, Leccino 30%, Frantoio 20%

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