I dati definitivi diramati oggi dal CSO sulla stima della produzione 2012 di Abate Fetel confermano, ed anzi rafforzano quanto già indicato nei mesi scorsi.

Il calo di produzione rilevato per l’Abate Fetel, che si concentra per oltre l’80% in Emilia Romagna, è attribuibile in modo particolare, all’andamento climatico siccitoso nel periodo dell’accrescimento dei frutti che ha determinato calibri inferiori alle aspettative e di conseguenza una significativa riduzione della offerta complessiva.

Già in epoca previsionale si stimava una produzione nettamente inferiore all’annata record 2011; l’aggiornamento delle stime di questi giorni porta la produzione sul 45% in meno rispetto all’anno scorso e su livelli molto prossimi al 2010, anno ricordato da tutti come tra i più “scarichi” del decennio.

A fronte di questo importante calo produttivo si sottolinea una  buona qualità dei frutti sia dal punto di vista organolettico che gustativo.

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