Una moda che ritorna. Protagonista indiscussa degli anni ’70, la pentola a pressione, utensile comodo e versatile, torna di moda in cucina.

La sua storia inizia con il vapore. Già nel secondo secolo ad Alessandria d’Egitto venivano utilizzati i primi sistemi di cottura basati sulla pressione. Poi, per qualche secolo, si tralascia questo modo di cottura fino a che un abile signore di nome Denis Papin, creò il prototipo della prima pentola a pressione. Siamo intorno al 1679.

Il prototipo dell’ingegnoso Papin, che lui chiamò digesteur (perché secondo l’inventore la pentola aveva il potere di rendere più digeribili i cibi), non ebbe il successo sperato.

La sua idea era di fare in modo che la gente disagiata riuscisse a trarre nutrimento anche dai cibi più poveri, ma la sua invenzione era troppo costosa per le famiglie indigenti.

Secoli dopo furono i tedeschi della Silit che iniziarono nel 1927 a commercializzare il loro modello a cavallo tra una guerra e l’altra. Sul finire della seconda guerra mondiale e con l’avvento dell’acciaio inossidabile il panorama cambia.

Cresce in Germania ed in Francia la richiesta e la vendita di pentole a pressione. La linea oramai è tracciata e dagli anni Cinquanta in poi si assiste alla nascita di vari modelli, sempre più nuovi e moderni, con un’attenzione particolare al design e all’ergonomia.

Fino ai giorni nostri dove in commercio si trovano modelli dotati di display e di funzioni sempre più avanzate. Un utensile largamente utilizzato nelle cucine italiane, ma come funziona?

Rispetto ad una pentola comune, quella a pressione si fonda su di un principio fisico, in base al quale il punto di ebollizione dell’acqua può superare i 100°C in funzione della pressione. In una pentola a pressione, infatti, il punto di ebollizione dell’acqua sarà innalzato a 120°C o più, poiché l’aria e il vapore vengono bloccati dalla chiusura ermetica (l’acqua in una pentola normale – evaporando – toglie calore).

Per controllare la pressione ed evitare temperature elevate, la pentola a pressione è regolata da due valvole, una di cottura e una di sicurezza. Quando la pressione interna è troppo alta, la valvola di cottura inizia a fischiare facendo fuoriuscire il vapore acqueo.

Questo meccanismo consente di bloccare la pressione interna alla temperatura ottimale per iniziare la cottura. Un ottimo aiuto in casa, infatti, fa risparmiare tempo, la velocità di cottura è una sua grande prerogativa. Inoltre, cuocendo a fiamma bassa, consente un maggiore risparmio energetico e poi perché preserva la qualità dei cibi.

Durante la cottura, infatti, i cibi non si ossidano e riescono a mantenere anche il loro bagaglio vitaminico: se da un lato si raggiunge una temperatura elevata, dall’altro, la brevità del tempo consente ai cibi di conservare la propria qualità. In commercio ne esistono diversi modelli e con prezzi diversi Al di là delle marche, le caratteristiche principali che vanno considerate sono: il materiale, il volume e la sicurezza.

I materiali utilizzati per la fabbricazione di una pentola a pressione devono avere una resistenza chimica adeguata. L’acciaio inox è resistente e durevole. Il coperchio deve essere facile da chiudere e sicuro nel momento in cui la pentola va in pressione.

PENTOLA PRESSIONEIl sistema di chiusura del coperchio può essere: a baionetta, a ganascia o a incastro rigido o flessibile.

Anche il materiale di cui si compongono i manici non è trascurabile: i manici devono essere solidi, resistenti alle alte temperature e di presa facile e salda. Per la scelta in base al volume ci si deve comportare come per l’acquisto di una qualsiasi pentola.

Le dimensioni si legano al numero di persone per cui normalmente si cucina. Due persone: 3-5 litri; più di quattro: 8-12 litri. Il capitolo sicurezza è molto importante, perché i rischi che comporta una pentola a pressione non sicura possono essere alti. Tenete presente che se non rispecchia le caratteristiche previste dalla legge, non può essere messa in commercio.

Ogni pentola a pressione al momento dell’acquisto deve riportare le istruzioni d’utilizzo del fabbricante, il quale, attraverso una serie di controlli, ne garantisce un utilizzo sicuro mediante una procedura di valutazione di conformità presso un ente terzo che ne certifica la sicurezza.

Sul mercato moderno sono comparse anche pentole a pressione di ultima generazione che presentano sistemi di programmazione e display, capaci di aiutare nell’utilizzo anche i meno esperti, nonché i più timorosi.

Maria Rosaria Mandiello

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