“Peas & L’Ov”
Pasta e piselli con nduja di Spilinga, colatura di alici di Cetara e polvere di cipollotto nocerino
di Salvatore Annunziata
Questa è la dimostrazione che, in taluni casi, una pasta e piselli può trasformarsi in un’ode. Certamente dedicata alle eccellenze del Sud Italia, che donano un carattere particolarmente intenso grazie a connubi inusuali come colatura di alici e nduja.
Ingredienti per 4 persone
320 grammi di tubettini o tubettoni di Gragnano
600 grammi di piselli Cento Giorni
2 tuorli d’uovo
Nduja di Spilinga q.b.
2 cipollotti nocerini
colatura di alici q.b.
160 grammi di provolone del Monaco o Caciocavallo podolico della Basilicata
Olio evo Colline Salernitane e pepe q.b.
Procedimento
Polvere di cipollotto: ricavare la parte verde, aprirla e metterla in forno a 200 gradi fino a quando non diventa secca, poi tritarla finemente fino ad ottenere una polvere.
In una padella far soffriggere il cipollotto tagliato finemente in olio evo a fiamma bassa facendolo ammalvire, aggiungere i piselli alzare la fiamma e far rosolare.
Una volta che i piselli hanno rosolato aggiungere acqua bollente o brodo vegetale, un filo di olio e 1\2 cucchiai di colatura di alici. Calare i tubetti in acqua bollente con poco sale e a metà cottura scolarli, passarli in padella con i piselli e far terminare la cottura minestrandoli, aiutandosi se del caso con acqua di cottura.
A fuoco spento aggiungere il tuorlo d’uovo sbattuto con il formaggio grattugiato e un cucchiaino di colatura, mantecare regolando di pepe e colatura di alici se dovesse servire.
Impiattare finendo il piatto con la polvere di cipollotto nocerino bruciato, un filo di olio a crudo e gocce di Nduja di Spilinga stemperata in acqua di cottura.
- Avvocato di professione, chef per passione. Salvatore Annunziata “Insolitopasto” è un attento conoscitore delle eccellenze campane, che ama portare in tavola declinandole attraverso il suo estro in cucina.
- Ha proposto questa ricetta in occasione del contest dedicato alla colatura di alici, tenutosi presso la scuola Amalpheat di Lucia Di Mauro.