Passeggiare a Trafalgar Square, anima e cuore pulsante del centro di Londra, ha una sensazione pari a camminare “tre metri sopra il cielo”, un’altra dimensione rispetto a quelle consuetudinarie.

È inebriante il profumo di Europa, proprio laddove l’Europa è stata respinta. Infinite lingue e tradizioni s’intendono e si contaminano col solo linguaggio della vitalità.

La piazza pulsa tra comitive turistiche, viaggi organizzati, artisti di strada, manifestazioni sociali, politiche e religiose.

L’irriverenza della PIAZZA convive con l’onesto timore del PALAZZO; da un lato la famosa National Gallery, museo fondato nel 1824,che ospita una ricca collezione di opere d’arte, oltre duemila dipinti che abbracciano un periodo che intercorre dal XII secolo al secolo scorso, dall’altro, lato Nord, la Chiesa di Saint Martin in the fields, un’esplosione di stile rococò e un’attività feconda di iniziative artistiche, musicali e culturali legate alla famosa Academy of Saint Martin in the fields.

La centralissima piazza, facilmente raggiungibile in diverse opzioni, tra cui quella comoda dell’efficientissima metropolitana, fermata più vicina e Charing Cross, celebra il ricordo della battaglia di Trafalgar (1805), località a nord – ovest dello stretto di Gibilterra, in cui la Royal Navy di Horatio Nelson sconfisse le flotte combinate di Francia e Spagna, durante le guerre napoleoniche.

Il sito dove oggi è situata Trafalgar Square era originariamente sede delle stalle reali, dopo che queste furono spostate presso Buckingham Palace. L’area della piazza fu interessata da un profondo rinnovamento urbano, grazie all’architetto John Nash, e dalla recente chiusura al traffico di una sua parte consistente.

Trafalgar Square è ornata oltre che dall’imponente colonna dell’ammiraglio Nelson, anche da una serie di statue e sculture commemorative, tra le quali i quattro leoni bronzei dallo sguardo austero che furono scolpiti da Sir Edwin Landseer.

È magico il contrappasso tra il “silenzio” della National Gallery, in cui è possibile godere dei capolavori di Leonardo, Michelangelo e Botticelli e la “vivacità” della piazza.

Personalmente, ho avuto qualche attimo di straniamento e di piacevole incredulità nel constatare l’ingresso gratuito (sì, gratuito!) alla National Gallery, così come al British Museum, e, come controcanto, l’ingresso a pagamento (sì, a pagamento!) alle principali Chiese.

La cultura è gratuita, con uno standard di livelli di qualità impressionante, la religione è a pagamento!

Salutare Leonardo Da Vinci costa meno di una preghiera. Ammirare Botticelli potrebbe essere la preghiera laica di ogni turista.

Trafalgar Square varrebbe, da sola, la “pena” di un viaggio, ma nei pressi sono facilmente raggiungibili altre mete centralissime, tra cui Piccadilly Circus o Leicester Square.

Non basta una vita per goderti Londra ma bastano pochi attimi per entrarti nelle vene.

 

Fabio Croce

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