É densa di emozioni come poche la visita alle famose Grotte di Castelcivita, il cui sviluppo completo è di ben 4800 metri, anche se il percorso turistico normale è di 1200 metri.
Un tragitto apparentemente breve, ma talmente ricco di fiabesche scenografie sotterranee da evocare stupore ed emozioni ad ogni angolo voltato.
Note fin dalla fine del Settecento con varie denominazioni (Grotte del Diavolo, Grotte di Spartaco, Grotta Principe di Piemonte, in onore di Umberto II di Savoia, che venne a visitare la cavità nell’agosto 1932), rappresentano uno dei più estesi sistemi sotterranei dell’Italia Meridionale.
Furono abitate in epoca preistorica, e dall’analisi dei reperti recuperati (strumenti in pietra e resti fossili) si è potuta accertare una frequentazione umana del sito risalente a circa quarantamila anni fa.
L’ingresso della grotta, posta a 94 metri di altitudine alle pendici occidentali dei Monti Alburni, offre già nei primi metri un grandioso spettacolo di stalattiti e stalagmiti dalle forme e colori tra i più vari, evocanti sagome e figure immaginarie che le esperte guide non mancano mai di far ammirare ai visitatori.
E così si vanno a identificare con la fantasia volti umani e animali, oggetti, forme architettoniche, limoni, salumi e chi più ne ha (e inventa) più ne metta. Di particolare impatto la cosiddetta Pagoda, simbolo delle grotte stesse, e l’ampia caverna intitolata a Vittorio Bertarelli, dove si trovano due colonne stalagmitiche di imponenti dimensioni.
Tra pozzi e strettoie che si alternano ad ampie sale e cavità laterali, nelle volte s’intravede qua e là qualche pipistrello dormiente, mentre altre suggestioni derivano dagli sgocciolamenti dell’acqua che filtra tra il calcare con effetti di luce che lasciano incantati.
Per i più intraprendenti durante la stagione estiva (da giugno a ottobre) viene offerta la possibilità di un vero e proprio percorso speleologico amatoriale, di circa 3000 metri, per il quale i visitatori, forniti del classico casco da minatore, vengono accompagnati lungo i percorsi che ancora di più si approfondiscono nelle viscere della montagna.
Di recente a questo è stato aggiunto il percorso GeoEsperienza che permette l’esplorazione del Ramo Nord delle grotte, rimasto chiuso per ben cento anni dopo la sua scoperta, un ambiente del tutto incontaminato che si esplora anche con necessità di stendersi, inginocchiarsi e arrampicarsi tra le rocce in compagnia di due guide professioniste esperte in geologia e controllo ambientale.
Altra novità è la visita delle grotte al buio, effettuabile da venerdì a domenica alle 15.00; in questo caso tutto l’impianto di illuminazione viene spento e la visita viene effettuata con le luci frontali montate sui caschi protettivi. Il percorso completo delle grotte è invece riservato esclusivamente a speleologi professionisti.
Orario di visita delle Grotte di Castelcivita
(da marzo a ottobre) ore 10.30, 12.00, 13.30, 15.00.
Ufficio turistico Grotte di Castelcivita
tel. 0828772397 fax 0828975524 cell. 339-2222809
per informazioni e pronotazioni: info@grottedicastelcivita.com