lavastoviglieFino a un po’ di tempo fa era considerata un elettrodomestico da utilizzare solo durante le feste, per far fronte alle montagne di stoviglie sporche dei cenoni.

Ma ormai la lavastoviglie è un quotidiano supporto per tutti, specie se il tempo a disposizione per riordinare è poco, e si desidera ridurre le spese per la casa.
A dispetto di quel che si può credere, sostituire il lavaggio dei piatti a mano con quello in lavastoviglie permette di risparmiare su più fronti: tempo, energia e acqua.

Al giorno d’oggi i modelli a disposizione sono a misura di qualsiasi dimora e tasca, c’è solo l’imbarazzo della scelta, che va effettuata a seconda delle prestazioni che si ritengono indispensabili.
Anzitutto la scelta dipende dallo spazio che abbiamo a disposizione. Due sono, infatti, le tipologie di lavastoviglie presenti sul mercato: freestanding, cioè libera istallazione, ideali per ambienti piccoli e difficili da arredare e a incasso, incluse in un blocco unico che comprende forno, lavandino e piano cottura.
Una volta individuata l’opzione che fa al vostro caso e la dimensione è bene accettarsi che la classe di consumo energetica sia “A” (che include A+++, A++, A+ e A), ossia quella che vi permetterà di risparmiare maggiormente. Ormai in qualsiasi negozio sono presenti numerosissimi modelli di questo tipo, a uso domestico e anche professionale. Il modo in cui l’acqua viene veicolata verso le stoviglie per garantirne la completa e approfondita pulizia è detto “sistema di lavaggio”.

Ne esistono diversi tipi:
A impulsi: dipende dalla pressione dell’acqua, che varia a seconda dello scopo (ammorbidire o aggredire i residui di sporco), e dall’angolazione dei getti.
Alternativo: il getto d’acqua viene diretto alternativamente al cesto superiore e a quello inferiore.
Traslante: l’acqua viene spinta da un dispositivo in ogni angolo del vano lavastoviglie.
Orbitale: il getto d’acqua si distribuisce attraverso una rotazione di due irroratori.
I programmi variano a seconda della quantità d’acqua, della sua temperatura e del quantitativo di stoviglie che vengono immesse nell’elettrodomestico; economico, di risciacquo, ecologico (adatto a detersivi bio specifici), approfondito, rapido. Non c’è sporco che la lavastoviglie del 2000 non possa affrontare e sconfiggere con questi programmi. Inoltre, il più delle volte, è tutto automatico: si decide il lavaggio, l’ora e la durata, e poi si esce.
E’ importante però averne cura e dare all’ingegnoso elettrodomestico lunga vita, grazie al sale. Per rigenerare il decalcificatore, usate il sale, fate attenzione e controllate che sia quello specifico per lavastoviglie: l’acqua contiene calcare che con l’uso frequente si deposita sulle stoviglie, lasciando macchie e aloni sgradevoli. Il sale scioglie le calcificazioni e garantisce alla vostra lavastoviglie vita più lunga e migliori prestazioni.
Anche l’aceto può essere un buon alleato per fare dei lavaggi pulenti a vuoto, un modo economico e soprattutto ecologico di pulirla periodicamente.
Maria Rosaria Mandiello

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