CETARA (SA). Giovedì 31 marzo, alle ore 17,30, si celebrerà l’apertura al pubblico della Torre Vicereale, oggetto di importanti lavori di risanamento, restauro  e consolidamento.  Dopo tre anni di complessi interventi, per un valore di oltre un milione di euro, eseguiti d’intesa con la Soprintendenza di Salerno e sotto la direzione dell’arch. Massimo Mattei, dalla PMS Costruzioni Generali di Napoli, il peculiare  bene monumentale  sarà per la prima volta visitabile e fruibile da parte del  pubblico. 

 

La torre, segno evidente dell’immagine architettonica del borgo costiero, patrimonio dell’UNESCO, secondo il progetto varato dall’Amministrazione Comunale, è destinata ad assumere il ruolo di motore di una rinnovata offerta culturale per ampliare i motivi di richiamo turistico del paese della colatura di alici.

 

“E’ questo un momento molto importante per la nostra comunità –  afferma il sindaco di Cetara Secondo Squizzato – è stato portato a termine un lungo intervento di restauro che permetterà la fruibilità del monumento per le diverse attività che si andranno a svolgere. Si apre un percorso di valorizzazione dell’antica torre di guardia,  destinata ad accogliere il museo civico, con caratteristiche moderne, per trasformarla in un piccolo, ma prezioso scrigno della nostra identità locale, per i diversi profili, artistici, economici, delle tradizioni, della gastronomia di Cetara. Abbiamo affidato al prof. Massimo Bignardi il coordinamento di questo progetto, pronto a partire, i cui dettagli saranno illustrati durante la cerimonia di inaugurazione. Abbiamo quindi raccolto e ne siamo molto grati, la disponibilità di collezionisti privati come gli eredi di Manfredi Nicoletti, del pittore Mario Carotenuto e di Isabella Greco,di  Cosimo Sorvillo, di Bartolo Savo;  abbiamo registrato l’entusiasmo di un artista importante come Ugo Marano, e stiamo avvertendo un forte interesse  intorno a questa iniziativa, che riceverà il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara, presieduta dal dott. Massimo Cavallaro”.

 

L’idea proposta dall’amministrazione comunale ha incontrato fin dalle prime battute una forte sintonia con il prof. Massimo Bignardi che dichiara:       

 

“Dar vita ad un museo a Cetara  significa avviare una nuova traccia di un progetto, aderente in particolare al domani della comunità, vuol dire in pratica disegnare le linee di sviluppo sociale e culturale. La necessità è allora quella di dar vita ad un vettore immaginativo dotato, al contempo della capacità di rendere palese l’identità della comunità, dunque la sua economia con i suoi luoghi, i suoi riti, il suo immaginario culturale, e della disponibilità e duttilità ad articolarsi nel territorio, tessendo, in senso armonico 360 giorni l’anno, una fitta rete di relazioni ed eventi non solo destinati al richiamo turistico ma, e soprattutto, rivolti alla comunità locale, a chi vive la realtà del territorio. E l’antica Torre vicereale ha tutte le caratteristiche per poter svolgere questo ruolo”.

 

Alla cerimonia di inaugurazione prenderanno parte, oltre al prof. Bignardi e all’artista Ugo Marano, l’arch. Lorenzo Santoro, della soprintendenza BAP  di Salerno, uno degli autori del volume di studio sulle torri (Le torri costiere del Principato Citra) e l’arch. Massimo Mattei, progettista e direttore dei lavori. La manifestazione sarà anche l’occasione per ufficializzare il conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, per il suo volume sulla gastronomia di Cetara e all’artista romano Georges de Canino, amante del paese costiero a cui ha dedicato alcuni anni fa un’intera raccolta di liriche.

 

Sarà possibile visitare la torre (con accesso regolamentato per gruppi)  fino a tarda serata (e poi nei giorni successivi) mentre l’antico maniero sarà animato da musicisti, attori, mimi (vedi programma allegato) per simboleggiare il risveglio dopo un lungo letargo, per attirare l’attenzione su un luogo magnifico del Mediterraneo in cui si avvia un progetto per coniugare tradizioni di pesca, gastronomia, cultura e prospettive di sviluppo della comunità.

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