Viviamo un periodo singolare, non certo il migliore per viaggiare, con zone di ogni colore che purtroppo limitano fortemente la nostra voglia di esplorazione.
Passerà, ma intanto diamoci comunque da fare, potrebbe essere anche il momento di scoprire (o riscoprire) qualche bel posticino dietro l’angolo che abbiamo sempre trascurato.
In ambito salernitano vale sempre la pena di fare una bella passeggiata in collina, per respirare aria buona, godersi la vista del mare, apprezzare le prime fioriture primaverili e, perché no, andare a curiosare all’interno di qualche antico maniero giunto a noi attraverso secoli di storia, unendo la bellezza del paesaggio al fascino degli antichi ruderi.
Due brevi passeggiate a oriente di Salerno ci conducono a quel che resta di Castel Vernieri e Castel Vetrano, entrambi suggestivamente posti in cima ad un colle.
Castel Vernieri
Domina una bassa collinetta col sommo a 135 m slm ed è facilmente raggiungibile a piedi perché con l’auto ci si può comodamente avvicinare fino a circa 300m.
Della struttura non si hanno molte notizie storiche, verosimilmente fu realizzata in epoca normanna come dimora patrizia rurale e fu abitata nel XIII secolo da Giovanni da Procida, esponente di spicco della Scuola Medica Salernitana, ma anche diplomatico e uomo politico. Una residenza fuori le mura, un buen retiro lontano dal suo domicilio principale, individuato nel celebre Palazzo Fruscione di Salerno.
Oggi di questa grande villa nobiliare che un tempo doveva essere bellissima, circondata da boschi lussureggianti e con una stupenda vista sul mare, rimangono solo resti essenziali. Di particolare interesse le grandi volte ogivali a sesto acuto, forse utilizzate per conferire all’edificio un’atmosfera moresca, di particolare impatto scenografico.
Evidenti segni di rimaneggiamento, come il restringimento dell’ingresso principale e la presenza di una finestra di epoca successiva sulla parte frontale dell’edificio fanno pensare a un riutilizzo anche nei secoli successivi. Nelle carte della seconda metà dell’Ottocento Castel Vernieri assume la denominazione di “Castello Don Pietro”, ma chi sia stato il misterioso Pietro non ci è dato sapere.
Castel Vetrano
Di maggiore interesse, sia ambientale, sia storico, è il percorso che ci conduce a Castel Vetrano, posto sul sommo dell’omonimo colle a 282m slm. Il sentiero per raggiungerlo impegna per circa una mezz’ora ma risulta estremamente gradevole perché si snoda tra il bosco e la macchia arbustiva, particolarmente vivace e fiorita nei mesi primaverili.
Il castello, e stavolta si tratta di un vero castello, per quanto di dimensioni contenute, appare all’improvviso durante il percorso regalando una gradevole emozione.
Qui la storia va più indietro nel tempo, a quando nel III secolo a.C. venne costruito un castrum romano per tenere sotto controllo le popolazioni sannitiche.
Tra l’XI e il XII furono costruite le mura perimetrali e la torre cilindrica decentrata all’interno del cortile, con una vista che spazia per molti chilometri in ogni direzione. In epoca angioina fu oggetto di ulteriori rimaneggiamenti che gli conferirono le sembianze attuali.
Lo storico olevanese Carlo Carucci ne attribuì la proprietà alla famiglia d’Ajello che verso la metà del Trecento si vide contrapposta a quella dei Santomago, non solo per questioni territoriali, ma anche per il rapimento nel giorno delle nozze, da parte di uno dei d’Ajello, della promessa sposa, di nome Bianca, destinata a un giovane della famiglia rivale.
Nel 1867 il castello fu utilizzato come stazione della novella Arma dei Carabinieri allo scopo di vigilare sulle scorrerie dei briganti. Fece anche parte della linea di difesa dell’esercito tedesco che dalla collina poteva controllare la valle del Sele e residuati bellici sono stati ritrovati fino a epoca recente.
Dagli eventi storici ai giorni nostri, il castello presenta mura perimetrali ancora intatte, diversi ambienti interni, l’affascinante torre cilindrica a tre livelli e due ampie cisterne.
Il luogo è davvero appagante e se ne consiglia la visita, in attesa di poter espandere nuovamente i nostri orizzonti verso mete più lontane.
Come si raggiungono:
Castel Vernieri: percorrere via Monticelli in località Fuorni di Salerno. Quando si arriva in vista del castello si parcheggia l’auto e si percorrono circa 300m a piedi, prima in piano poi in moderata pendenza.
Castel Vetrano: da Fuorni di Salerno imboccare la strada provinciale per Giffoni (prima denominata via Ostaglio, poi via Picentia). Arrivati alla stazione di servizio, che si trova sulla sinistra della strada, si nota giusto pochi metri prima, una strada in salita sullo stesso lato (località Nido). Questa strada va percorsa per 500m, poi si noterà una vecchia sbarra a sinistra da cui parte una sterrata che corrisponde all’inizio del sentiero.