Quando ero bambino conoscevo il nome di Buccino per via del suo pane, che frequentemente veniva venduto anche nelle salumerie salernitane che fuori dalla bottega esponevano bene in vista un cartello con la scritta “Qui pane di Buccino”.
Ancora oggi in questo paese della provincia di Salerno si trovano forni che sembrano di altri tempi, da cui fuoriesce, gradevolissimo, l’odore dei filoni e delle pagnotte appena sfornate, insieme a taralli, pizze e biscotti, realizzati rigorosamente secondo tradizioni antiche.
Ma di antico a Buccino non ci sono solo le tradizioni della panificazione, perché si tratta di un paese che affonda le sue radici nella storia più remota i cui strati oggi sono ben visibili e visitabili, rendendolo uno dei centri minori più interessanti della provincia.
Chiamato Volcei in epoca romana, quando il suo territorio fu conquistato nel II secolo a.C., sorge in posizione panoramica su di un colle tra i fiumi Platano e Tanagro, su cui si erge maestosamente il ben conservato castello normanno-angioino. Già solo il castello varrebbe la visita alla parte alta, quella più antica del paese, data la sua suggestione, ma tra case e viuzze si celano tanti altri tesori, tappe di un interessante percorso storico-archeologico di tutto rispetto.


I Romani lo elessero a a municipium, con la costruzione, verso la metà del I secolo a.C. di importanti edifici pubblici come le terme, il foro e il mercato.
Circa un secolo dopo un violento terremoto rase al suolo il centro urbano della città, e per quanto venissero fatti sforzi nel ricostruire il glorioso passato della città e il suo potere centrale, essa perse la sua egemonia. Riacquistò importanza in epoca normanna, con la costruzione di una torre sul sommo della collina, struttura successivamente ampliata a vero e proprio castello sotto il dominio Angioino.
Nel Quattrocento nella parte bassa del paese fu costruito l’imponente Convento degli Eremitani di Sant’Agostino, che oggi ospita il municipio e il notevole Museo Archeologico Nazionale dei Volcei, inaugurato nell’ottobre del 2009, intitolato alla memoria di Giaginto Gigante, illustre ellenista e filologo Buccinese.


Attualmente ha una superficie completamente restaurata di 1600 mq e un’area espositiva che si sviluppa su quattro livelli. Custodisce oggetti rinvenuti dagli scavi archeologici eseguiti nella zona di Buccino, dei quali molti sono di assoluta rarità, di gran pregio e in ottimo stato di conservazione.

La visita a questo museo, di dimensioni e importanza inaspettate per un centro così piccolo, permette un suggestivo viaggio attraverso le varie epoche storiche, sapientemente articolato, che segue l’evoluzione della città antica e del suo territorio dalla preistoria fino alla piena età romana, quando Volcei fu il centro amministrativo di un vasto comprensorio.


Il percorso archeologico urbano, di contro non sempre curato come ci si aspetterebbe per l’importanza dei reperti, si snoda invece attraverso le vie del paese, svelando tesori di epoche molto diverse tra loro.


Tra i più rilevanti sono da segnalare sicuramente:
1) Il complesso rupestre di via Egito, le cui strutture più antiche risalgono al VI-VII secolo d.C. e che si potrebbe definire, per la stretta somiglianza, una miniatura dei Sassi di Matera. Le case-grotta furono abitate e modificate nel corso dei secoli e utilizzate come ricovero per gli animali fino al terremoto del 1980.
2) Le tre porte medioevali: Porta Consina, Porta San Mauro e Porta Sant’Elia, sovrapposte alle preesistenti porte romane.
3) Il tempio a podio di Santo Spirito, dedicato al culto dei Cesari, databile al 50-60 a.C. di cui resta uno stretto ma suggestivo percorso illuminato.
4) L’insula romana.
5) L’area sacra di Santo Stefano, sede di numerosi ritrovamenti funerari.
6) L’edificio pubblico di via Canali, con estese parti di pavimenti a mosaico.
7) Il castello normanno-angioino, la cui torre fu eretta dai normanni nel XII secolo, mentre a cavallo tra il XIII e il XIV secolo la struttura venne ampliata sotto la dominazione angioina.
L’arrivo al castello, che si trova nel punto più alto del paese, corona con grande suggestione la passeggiata alla scoperta dei tesori storici buccinesi.

Come si raggiunge: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. A Sicignano degli Alburni prendere il raccordo autostradale Sicignano-Potenza (E847); la prima uscita è quella di Buccino.

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