Vacanze più brevi, preferenza per le regioni che dispongono di strutture non distanti dal mare o vicino alle città d’arte. Queste le tendenze dei vacanzieri che hanno scelto di trascorrere le vacanze in campagna dove si registreranno 2 milioni di presenze negli oltre 18mila agriturismi nazionali che alimentano il motore della vacanza enogastronomica e ambientale.
E’ quanto rileva la Coldiretti, sulla base delle stime di Terranostra, precisando che nell’attuale tempo di crisi, il soggiorno agrituristico rappresenta l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell’offerta turistica nazionale, mentre si conferma la tendenza alla ricerca di una vacanza low cost per combattere il caro prezzi, ma anche ad accorciare il periodo dei soggiorni.
Per l’agriturismo si prevede un aumento delle presenze, ma anche una riduzione del periodo di permanenza con una durata che sempre più raramente supera la settimana. Una conferma del trend positivo del turismo ambientale ed enogastronomico che è per molti l’occasione per abbandonare le città, difendersi dal caldo e riscoprire il gusto di stare insieme all’aria aperta con i sapori semplici della tradizione che è apprezzata, oltre che dai gruppi familiari, in misura crescente da comitive di giovani.
E se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo è anche la costante crescita dell’offerta di programmi ricreativi. Il numero di agriturismi lungo la penisola è raddoppiato negli ultimi dieci anni ed oggi sono presenti 18.480 aziende agrituristiche dove sempre più spesso sono offerte attività come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking mentre in quasi la metà non mancano le iniziative culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici.
Le aziende autorizzate all’esercizio di altre attività agrituristiche (equitazione, escursionismo, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, corsi, sport e varie) sono 10.354, pari al 56 per cento degli agriturismi nazionali. L’escursionismo e l’impiego di mountain-bike sono praticati, rispettivamente, in 3.140 e 2.398 aziende mentre più limitata è, invece, l’offerta di osservazioni naturalistiche che interessa soltanto 607 agriturismi.
Tra le altre attività agrituristiche rientrano anche il trekking, l’equitazione e i corsi che riguardano, rispettivamente, 1.657, 1.615 e 1.407 unità. La vacanza verde è spesso abbinata all’enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turistici legati all’enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre a più di diciottomila agriturismi, in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica.
Il Belpaese può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 210 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (DOC), controllata e garantita (DOCG) e a indicazione geografica tipica (320 vini DOC, 41 DOCG e 137 IGT).

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