Quanti tipi di latte conosci?

Se ci venisse chiesto qual è l’alimento che ci accomuna tutti, sia uomini che animali, in ogni parte del mondo, la risposta sarebbe sicuramente il latte.

Il latte è infatti la prima forma di nutrimento per i mammiferi in ogni parte del globo, è forse l’alimento più antico, indispensabile per la nostra crescita grazie alle tantissime proprietà nutritive.

Noi essere umani siamo poi l’unico mammifero che continua a consumarlo anche una volta finito lo svezzamento, sia in forma liquida, sia come ingrediente per ricette dolci e salate, questo perché è un alimento che piace quasi a tutti e che fa bene. Proprio per questo motivo, in commercio si trovano tantissime tipologie di latte, che mirano a soddisfare gusti ed esigenze diverse. Vediamo meglio nel dettaglio quali sono i diversi tipi di latte.

Quanti tipi di latte ci sono?

Innanzitutto, quando si parla in generale di “latte” ci si riferisce a quello vaccino, il più diffuso e il più conveniente da produrre. Nei casi in cui non si parli di latte vaccino allora occorre specificare la provenienza animale del latte in questione.

Oltre a questa tipologia, infatti, è possibile trovare tipi di latte di altri animali, i quali non si distinguono solo per la provenienza (anche geografica) e per il sapore, ma anche per i valori nutrizionali e per il grado di digeribilità.

È molto diffuso, ad esempio, il latte di capra, che viene preferito da chi ama i sapori un po’ più forti e decisi. Questa tipologia tende infatti ad avere un sapore erbaceo, ed è famoso per la sua digeribilità, contiene meno lattosio rispetto al più comune latte vaccino ed è per questo più facilmente assimilabile.

Meno diffusi, ma altrettanto buoni sono il latte di pecora, molto saporito e ricco di proteine, ma anche più calorico, il latte di asina e il latte bufalino.

Le varie tipologie di latte che si trovano in commercio non si distinguono tra loro soltanto per la diversa origine animale, ma si differenziano soprattutto in base ai trattamenti che subiscono. Possiamo trovare il latte crudo, il latte fresco pastorizzato e il latte fresco pastorizzato e microfiltrato.

In base alla quantità di colesterolo e trigliceridi che contengono i vari tipi di latte, al supermercato ci troviamo a scegliere tra latte intero, latte scremato o latte parzialmente scremato e UHT (ultra heat treated).

Un discorso a parte merita invece il latte di kefir, un latte fermentato che deriva dal latte di capra. Si tratta di un prodotto appartenente alla categoria dei latticini, simile allo yogurt ma che viene inserito a tutti gli effetti nella lista di latte in commercio.

È un latte “antico” recentemente riscoperto grazie al sempre maggiore interesse per gli alimenti genuini, è infatti un alimento salutare e ricco di fermenti lattici e vitamine, oltretutto è molto versatile in cucina, ideale per preparare sia piatti dolci che ricette salate.

Purtroppo, queste tipologie di latte non sono adatte a tutti, ci sono infatti alcune persone che sono allergiche e molte che hanno un’intolleranza al lattosio più o meno lieve, ciò significa che non possiedono l’enzima atto a digerirlo.

Per far fronte a questi problemi sono stati pensati dei prodotti ad hoc così da andare incontro alle esigenze di chi non può assumere lo zucchero del latte: il latte (e i latticini) senza lattosio o ad alta digeribilità.

C’è chi infine, preferisce non consumare latte di origine animale, in questo caso, è possibile oramai trovare in commercio tante e diverse tipologie di latte di origine vegetale.

I tipi di latte vegetale più diffusi sono sicuramente quello di mandorle, particolarmente indicato per chi soffri di disturbi intestinali e digestivi, aiuta infatti i processi legati alla digestione e svolge una funzione di pulizia intestinale; il latte soia, molto utile a chi soffre di problemi di colesterolo alto e il latte di  riso, anch’esso utile per chi ha particolari problematiche come trigliceridi alti o malattie cardiovascolari.

A questi tipi di latte, anche se più difficili da reperire, se ne sono aggiunte anche altre tipologie, come ad esempio il latte di cocco o quello di canapa che grazie alla presenza di acidi grassi Omega 3 e vitamine hanno un impatto positivo sul nostro sistema immunitario.

Si tratta di tipi di latte molto diffusi sin dai tempi antichi in tante culture, specie quelle orientali, ma che in Italia si conoscono solo da tempi relativamente recenti e vengono utilizzati principalmente come sostituti del più comune latte vaccino.

Hanno un sapore un po’ diverso rispetto al latte di origine animale e possono non incontrare i gusti di tutti. Dal punto di vista nutrizionale, invece, spesso vengono “arricchiti” artificialmente con altre sostanze nutrienti, ad esempio con l’aggiunta di calcio e vitamine, come la B12, per renderli più simili al latte vaccino.

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