ROSCIGNO VECCHIA (SA). Da Roscigno Vecchia gli abitanti iniziarono ad andarsene nel 1910, quando si fece strada l’idea che i movimenti del terreno che troppo spesso si registravano potessero rappresentare un pericolo concreto.

La lenta frana che faceva camminare il paese in maniera impercettibile quanto inesorabile convinse tutti a spostarsi più a monte, a Roscigno Nuova.

Ciò avvenne con estrema lentezza, con un esodo che durò ben 70 anni, lasciando alla fine l’intero paese in mano a una sola donna, Dorina, che continuò ad abitarvi per altri 20 anni, fino alla sua scomparsa nell’anno 2000.

Oggi il borgo abbandonato attira numerosissimi visitatori, che si aggirano sulla spettrale e seducente scena di un paese un tempo pieno di vita. Intanto un nuovo e unico abitante, Giuseppe Spagnolo, vi ha eletto la sua dimora.

Intrattiene i turisti, gestisce il museo, fa da guida. Ma quando ne ha voglia, perché della sua solitudine ha fatto una scelta di libertà.

ROSCIGNO VECCHIA CILENTO SALERNO

foto e testo di Roberto Pellecchia

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