È conosciuta anche come la regina delle spezie e il motivo di un tale appellativo si spiega in poche, semplici parole.

In cucina regna incontrastata, nessun altro ingrediente trova tanto spazio come la vaniglia: dai dolci alle creme ai liquori, dagli infusi al gelato con ingredienti di origine naturale e non solo. Ovunque la si mette, la vaniglia sta, pronta a deliziare con il suo aroma dolce e delicato.

L’origine regale che accompagna il nome arriva direttamente dal passato: pare che gli Aztechi la utilizzassero come prezioso omaggio per i sovrani e che gli stessi abbiano fatto di tutto per tenerla ben nascosta tra i propri confini. L’obiettivo era custodirla come si fa con le cose uniche, in modo che anche con il tempo mantenesse la sua peculiare rarità.

In realtà, intorno agli anni Cinquanta del 1600, la vaniglia arrivò in Spagna ma senza perdere i connotati da nobile: iniziò a circolare negli ambienti aristocratici, finendo nelle bevande della classe dirigenziale più alta. Era un privilegio gustarla, un onore averne assaporato l’aroma.

Oggi, e a distanza di secoli, la vaniglia è l’ingrediente essenziale del gelato alla vaniglia GROM, prodotto rigorosamente con i semi contenuti all’interno della bacca e del fresco latte intero.

Le caratteristiche della pianta e il colore della vaniglia

La vaniglia, o tecnicamente Vanilla planifolia, è una pianta rampicante che appartiene alla famiglia delle Orchidaceae e che proviene dall’America centrale. Per vivere ha bisogno di un clima caldo e umido e, proprio per questo motivo, è originaria delle foreste tropicali della costa orientale del Messico.

Con il tempo, le gerarchie sono cambiate e attualmente è il Madagascar il primo produttore al mondo di vaniglia.

Per ottenere i primi baccelli bisogna attendere almeno tre anni da quando viene piantata: poi, con regolarità, la pianta ne produce almeno 80/100 all’anno. I fiori nascono a gruppi di otto-dieci e si caratterizzano per il colore bianco o verde chiaro.

Nonostante, da sempre, le venga associato il colore bianco, la vaniglia ha un colore marrone/nero come i piccoli semi contenuti all’interno della bacca. Per estrapolarli è necessario grattare dolcemente con un raschietto lungo l’intera lunghezza.

Il potere afrodisiaco e i molteplici ambiti di utilizzo

Il successo della vaniglia si deve ai molteplici ambiti in cui il suo utilizzo trova felice applicazione. Oltre che per il gusto del gelato, i dolci e particolari piatti salati, questa spezia è stata adoperata dai più importanti profumieri del mondo, con fragranze di grande successo, nel mondo dei cosmetici, con infiniti prodotti per la cura del corpo, o per finalità terapeutiche, considerato che la vaniglia è un antisettico naturale ma anche un prezioso calmante per alleviare lo stress o combattere l’insonnia.

Anche il potere afrodisiaco di questa spezia è ormai rinomato. Il primo ad avanzare un’ipotesi a riguardo fu il farmacologo francese Barbier, secondo cui la vaniglia “è un potente afrodisiaco perché fa partecipare il sistema genitale all’eccitazione generale”. L’intuizione venne avallata, agli inizi del Novecento, dallo psicanalista e sessuologo Havelock Ellis che confermò che i lavoratori delle piantagioni di vaniglia vivevano in uno stato di continua eccitazione sessuale per via del profumo diffuso nell’aria.

In tempi moderni sono stati condotti diversi studi sull’argomento, tutti concordi sul fatto che la vaniglia agisca come antidepressivo naturale per la presenza di molecole molto simili ai feromoni umani e stimoli la libido maschile.

Rispondi

Please enter your comment!
Please enter your name here