BRACIGLIANO (SA). Un sito per la produzione di energia alternativa sorgerà, presumibilmente nell’area PIP (Piano per gli insediamenti produttivi). Un moderno impianto a biogas di digestione anaerobica dei rifiuti. Così Bracigliano si conferma, quindi, città “verde”, all’avanguardia nel settore ambientale e delle energie alternative.

Il progetto, promosso dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ferdinando Albano, ha ricevuto il pieno appoggio dell’Unione dei Comuni “Valle dell’Orco” (di cui fanno parte anche gli Enti comunali di Calvanico, Castel San Giorgio e Siano).

“Il rinnovamento delle risorse/rifiuti – spiega il sindaco Albano, presidente dell’Unione dei Comuni “Valle dell’Orco” – è al centro del discorso eco-sostenibile, ed è visto come capacità intrinseca del mondo di trasformarsi in maniera ciclica, capacità che va difesa per non modificare i delicati equilibri terrestri. Con questo convegno si vuole trattare il problema dei rifiuti. C’è da chiedersi, quindi: i rifiuti possono essere una ricchezza? Alla domanda rispondiamo di “sì”, e lo facciamo con i fatti”. Non a caso l’Amministrazione comunale ha puntato molto, in questi anni, sulla raccolta differenziata (con il sistema del porta a porta), che ha reso il comune uno dei più virtuosi della provincia di Salerno.

“Il nostro Comune – afferma il vice sindaco di Bracigliano, Gianni Iuliano – non è stato nemmeno sfiorato dall’emergenza rifiuti. Siamo stati fra i primi, circa dieci anni fa, a partire con la raccolta “porta a porta” e, grazie alla lodevole partecipazione di tutti i cittadini di Bracigliano, siamo riusciti a tenere pulito il territorio comunale e a contenere la tassa sui rifiuti. Il progetto, che presentiamo sabato in Comune, invece, prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di energia alternativa. Si tratta di un impianto a biogas di digestione anaerobica dei rifiuti che ci permetterà di produrre energia pulita e di ottenere un risparmio energetico, ma anche di sostenere l’economia locale, di valorizzare il sottobosco, prevenire gli incendi e, di conseguenza, migliorare l’assetto idrogeologico del nostro territorio”.

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