SANZA (SA). Clamore e sgomento nell’intera comunità locale per la notizia dell’eccidio di esemplari di cervo sul Monte Cervati. Una notizia appresa tramite alcuni siti web che – qualche giorno fa – hanno pubblicato una nota a firma dell’architetto Domenico Nicoletti, ex direttore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dove si denunciava l’atroce operato di squadre di cacciatori che da alcuni mesi e soprattutto nell’ultimo periodo di maggiore freddo, in alcuni dei Comuni centrali del Monte Cervati, avrebbero fatto strage di cervi muniti di radio collare e quindi della specie immessa per la riproduzione.

 

Nella stessa nota si evidenzia che non mancherebbero molteplici ritrovamenti di carcasse degli stessi poveri animali. Alla notizia il sindaco di Sanza, Antonio Peluso, comprensibilmente allarmato non solo per l’enorme danno ambientale ma anche per il notevole danno d’immagine che ne risulterebbe per chi sta provando da anni a promuovere la vetta più alta della Campania, ha avviato con immediatezza canali informativi per chiarire la vicenda.

 

Lo stesso Nicoletti, successivamente sentito al telefono, ha confermato la notizia chiarendo però che l’accaduto si è verificato sul versante nord ovest del Cervati, in alcuni comuni del Calore Salernitano che pur gravano ai piedi del Cervati, ed assolutamente non nel comune di Sanza.  “Apprendo con sollievo la precisazione del direttore Nicoletti anche se resto sgomento per l’accaduto se il tutto è confermato – ha dichiarato il sindaco Peluso – a questo punto mi auguro che gli organi inquirenti facciano piena luce su questa brutta storia che rischia di danneggiare e non poco l’immagine di un territorio sano ed innamorato della montagna e dei suoi abitanti” ha aggiunto ancora il sindaco.

 

La precisazione di Nicoletti ha tranquillizzato quindi la popolazione locale che da sempre venera il Cervati come luogo di massimo rispetto ambientale e naturalistico e che non potrebbe sopportare un tale affronto nel territorio di Sanza; naturalmente rimane ferma la condanna per il grave gesto da parte di tutti, con l’auspicio che presto possano essere individuati i responsabili” conclude il sindaco Peluso.

 

Infine lo stesso sindaco ha affermato che si farà promotore di una iniziativa nei confronti dell’ente Parco per circoscrivere l’utilizzo del toponimo “Monte Cervati” ai soli Comuni che realmente ne posseggano titolo di territorialità per tutelarne l’immagine ed evitare generalizzazioni ed inopportuni utilizzi dell’immagine stessa della vetta più alta della Campania.

 

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