La malva è tra le erbe spontanee più facili da riconoscere, sarà per quel suo meraviglioso fiore o per le foglie non comuni, comunque sia non ci si può sbagliare.
Ragione in più per concedersi una passeggiata in campagna, lontano da strade trafficate e campi trattati e raccogliere un cestino di foglie. Quelle più tenere e piccoline, che in pratica stanno più in alto.
Prendete pure i boccioli non ancora in fiore ed anche i fiori, saranno ottimi per decorare il nostro risotto, ma potranno anche essere tenuti da parte per un’insalata originale.
Il mio consiglio è – qualora non andrete subito a cucinare – di raccogliere la malva come se voleste fare una composizione floreale, ovvero mantenendo il gambo lungo. Così una volta a casa potrete tenerla in acqua proprio come i fiori ed utilizzarla freschissima quando ne avrete bisogno.
Ricca di mucillagini è utile per curare problemi intestinali, alle vie respiratorie, nonchè per realizzare impacchi per irritazioni della pelle.
Ingredienti per 4 persone:
350 grammi di riso integrale;
scalogno o cipolla bianca .b.;
foglie di malva q.b; (in base ai vostri gusti, regolatevi come fareste con altre verdure)
olio extravergine di oliva q.b;
brodo vegetale o acqua di cottura di verdure miste;
Procedimento:
Fate imbiondire lo scalogno nell’olio caldo, versate il riso e lasciate tostare. Aggiungete poco a poco il brodo, poi la malva tagliata sottile. Continuate la cottura.
Prima di servire scegliete quale strada far prendere al vostro riso:
una più esotica e adatta a rinforzare le vie respiratorie aggiungendo in fase di impiattamento un po’ di zenzero fresco, grattugiandolo;
una più tradizionale aggiungendo scaglie di un formaggio semi-stagionato;
In entrambi i casi terminate il piatto con un filo d’olio ed un fiore di malva!
Buon Appetito
Antonella Petitti