CUCUNA (BORNEO). Si fa presto a dire cucina malese, ma in un Paese con tante etnie esistono altrettante cucine. E allora ci siamo affidati alla sperimentazione diretta, ed evitando ristoranti per turisti ci siamo letteralmente immersi nei piccoli ristorantini di strada, frequentati quasi esclusivamente da locali e coi menu incomprensibili perché non tradotti.
Come in tutto il sudest asiatico la base di molte pietanze è data da riso o noodles, gli spaghetti locali, a cui si può aggiungere quasi di tutto: carne, pesce, o verdure. Comuni sono anche le zuppe di verdura o di pesce.
Personalmente ho gradito molto un’omelette ripiena di riso alle verdure, chiamata localmente Nasy Pattaya, cucinata come una paella.
I malesi amano la cucina molto speziata (curry, pepe, peperoncino) per cui conviene chiedere se i cibi indicati hanno un condimento forte, e in ogni caso raramente la risposta (negativa) corrisponde al vero.
La vera sorpresa arriva però al momento del conto, quando fatta la dovuta conversione monetaria ci si rende conto di aver pagato una cifra tra due e tre euro, bibita compresa.
Roberto Pellecchia