FIRENZE. Il Chianti Classico (o Gallo Nero dal simbolo che lo contraddistingue), da non confondere con il Chianti dal quale si differenzia per zona di produzione e disciplinare, è una delle principali denominazioni vinicole della regione Toscana.
Inoltre esso rappresenta una delle sottozone della denominazione Chianti ed identifica ben precisi territori di produzione (delimitati da un decreto ministeriale del 1932) che si estendono dalle adiacenze di Firenze fino a parte della provincia di Siena con la delimitazione orografica e fluviale offerta dai monti del Chianti e dalle valli dei fiumi Pesa ed Elsa ad ovest, Greve a nord, Ombrone ed Arbia a sud.
Nel territorio interessato alla produzione vitivinicola dell’areale di produzione del Chianti Classico sono compresi 9 comuni 6 dei quali in provincia di Siena (Greve in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Poggibonsi, Castelnuovo Berardenga) e 3 in provincia di Firenze (San Casciano in Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa) per un totale di oltre 300 aziende e 7000 ettari vitati.
L’areale chiantigiano è stato da tempi immemori, almeno fin dal Medioevo, teatro di guerre tra Firenze e Siena, caratterizzate da una larga parte boscata che con l’andare del tempo hanno lasciato spazio a vite ed olivo.
Ciò a denotare la “vetustà” del Chianti come dimostrata da un’ atto notarile risalente al 1398 nel quale il nome viene riferito alla produzione di vino nelle zone sopra citate.
La nascita del Chianti Classico si fa risalire al 1716 quando Cosimo III Gran duca di Toscana delimita i confini della zona di produzione vinicola nell’ areale compreso tra le attuali città di Firenze e Siena.
Nel 1716 data la grande notorietà assunta dal vino Chianti viene presa la decisione di allargarne i confini produttivi, tanto che il vino ottiene le due diciture alternative, “Chianti”, “vino prodotto all’uso del Chianti”.
Dal 1924 è attivo il consorzio per la difesa del Chianti e della sua marca d’origine situato nel comune di Tavarnelle in Val di Pesa in provincia di Firenze, caratterizzato dal simbolo del gallo nero in onore dell’emblema della lega militare del Chianti creata in funzione antisenese nel 1384 e comprendeva i comuni di Castellina, Gaiole e Radda in Chianti.
Il Chianti dal 1984 può fregiarsi del marchio D.O.C.G. (denominazione di origine controllata e garantita) per il cui ottenimento le aziende devono rispettare un disciplinare rigoroso.
I due principali requisiti da rispettare sono: zona di produzione (dal 2010 è fatto divieto di produrre Chainti nel territorio del Chianti Classico), composizione ampelografica: Sangiovese (80 – 100%), vitigni a bacca rossa autoctoni toscani (Canaiolo, Colorino) o internazionali (Caberbet Sauvignon, Merlot) nell’ ordine del 20% della superficie iscritta allo schedario viticolo.
Il disciplinare indica anche le principali caratteristiche organolettiche: colore rubino, odore con note floreali di mammole, giaggiolo e frutti rossi, sapore armonico, asciutto e sapido con forte accento tannico.
Gradazione alcolica : 12° per vini giovani, 12,5° per la riserva.
Le tre tipologie nelle quali è possibile trovare il Chianti Classico sono: Gran Selezione; Riserva; Annata, ogni una delle quali con precise caratteristiche.
Il Chianti non conosce crisi essendo le vendite cresciute del 5%, grazie soprattutto alle esportazioni che hanno raggiunto l’82 % del totale, con gli Stati Uniti a farla da padrone seguiti da Germania, Canada, Regno Unito, Svizzera, Giappone, Scandinavia, Cina, Hong Kong, Russia.
Per celebrare le proprie produzioni nei giorni 17 e 18 febbraio presso la stazione Leopolda di Firenze si è tenuta la collection del Chianti Classico animato dallo slogan “togheter”, durante la quale 149 produttori hanno presentato 517 etichette, 39 anteprime da botte della vendemmia 2014 e 56 gran selezione in degustazione, per un totale di 6200 bottiglie servite da 50 sommelier con la partecipazione di oltre 200 giornalisti (da Europa, Canada, Stati Uniti, Corea del Sud, Brasile) dove è stato possibile degustare le annate 2014, 2013 della riserva e Gran Selezione 2012 oltre all’ olio D.O.P Chianti 2014.
Durante la due giorni fiorentina si è anche dibattuto del valore della coesione e del confronto tra produttori, nell’ambito di un’ incontro moderato dal giornalista Nicola Porro che ha intervistato il Presidente del Consorzio e proprietario dell’ azienda Rocca delle Macie di Castellina in Chianti, Sergio Zingarelli.
Al dibattito hanno preso parte 5 aziende, Castello Monsanto di Barberino Val d’Elsa; Vignamaggio di Greve in Chianti; Villa Calcinaia di Greve; Le Miccine di Gaiole in Chianti; Caparsa di Radda in Chianti.
Partner della manifestazione sono stati anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia e dell’industria a questa legata e alcuni dei migliori prodotti D.O.P italiani che, grazie all’ A.I.C.I.G (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche), si sono presentati al pubblico attraverso incontri e degustazioni curate dei responsabili dei Consorzi del Prosciutto di San Daniele, Consorzio Tutela del Formaggio Grana Padano, Consorzio Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana D.O.P, Consorzio del Prosciutto Toscano, Consorzio Tutela Pecorino Toscano D.O.P, Consorzio di Tutela oliva da mensa D.O.P – La Bella della Daunia – cultivar La Bella di Cerignola, Consorzio Aceto Balsamico di Modena I.G.P, Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano, Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop, Consorzio Mortadella Bologna.
Tra i Consorzi solo per citarne alcuni, quello del Parmigiano Reggiano ha dato la possibilità di abbinare i vini a tre differenti stagionature, 24 – 48 – 72 mesi, il Prosciutto Toscano è stato degustato nei buffet del pranzo e della cena del 17 e nel pranzo del 18.
Il Consorzio del Chianti ricorda che sarà presente al Prowein di Dusseldorf in programma nella città tedesca dal 15 al 17 marzo con 35 aziende, Vinitaly di Verona dal 22 al 25 marzo con 12 aziende, al Vineexopo di Bordeaux dal 14 al 18 giugno.
Inoltre anche le manifestazioni collaterali di EXPO 2015 di Milano vedranno protagonista il Chianti con il progetto “Gallo Nero Expo a Radda in Chianti” voluto dal Consorzio del Chainti Classico e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che avrà come fulcro Radda in Chianti con il convento di Santa Maria al Prato che diverrà sede di numerosi appuntamenti sul tema dell’alimentazione destinati ad esperti ma anche per famiglie e bambini.

Domenico Aloia

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