L’albero del castagno era chiamato anche l’albero del pane per il suo valore nutritivo e simbolico. Una risorsa economica per la regione Campania non indifferente se si considera che da qui viene il 60% della produzione nazionale ed il 10% di quella mondiale, il che equivale numericamente all’incirca a 28.000 tonnellate annue.

Tra i prodotti tipici certificati ritroviamo la Castagna di Serino DOP, la Castagna di Montella IGP ed il Marrone di Roccadaspide IGP. Purtroppo negli ultimi anni una pericolosa vespa appartenente agli imenotteri, introdottasi in Italia nel 2002 in Piemonte e proveniente dalla lontana Cina, ha messo in allarme tutto il comparto castanicolo.

Questo insetto che si chiama “cinipide galligeno” attacca l’albero del castagno attraverso le sue gemme, provocando a lungo andare l’improduttività della pianta.

Dunque l’insetto non uccide l’albero ma lo indebolisce e riduce la produzione fino ad azzerarla se non si corre ai ripari, così anche la Campania come le altre regioni castanicole italiane si è messa in moto per combatterlo. Lo Stapa Cepica di Salerno assieme all’Associazione Castanicoltori Campani hanno presentato gli ultimi risultati in merito, dando buone speranze ai produttori attraverso la lotta biologica.

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