I peperoncini sono forse la spezia più conosciuta nel mondo. Fu scoperto nel Nuovo Mondo dagli Spagnoli, nel XVI secolo, insieme alle patate, al tabacco, ai pomodori, alla vaniglia, al cioccolato e a molti altri alimenti che oggi fanno parte della nostra dieta abituale.

I peperoncini sono una spezia antica, se ne sono trovate tracce nei reperti riguardanti le civiltà azteca e maya, e venivano usati sin da tempi immemorabili nell’America Centrale e del Sud.

I peperoncini sono i frutti di varietà piccanti di Capsicum. Alla stessa famiglia che non va confusa con quella del Piper Nigrum, da cui derivano il pepe bianco e quello nero, appartengono ai peperoncini dolci, la paprica e il pepe di Caienna.

Generalizzando i peperoncini sono i piccoli ma piccantissimi frutti del Capsicum frutescens, che cresce in molti paesi tropicali. I peperoncini verdi freschi sono spesso meno piccanti di quelli maturi che, a seconda delle varietà, possono essere rossi, arancioni, gialli, marroni, porpora o neri. Per mitigare il sapore piccante si possono togliere i semi. Esiste comunque un numero incredibile di varietà, ciascuna delle quali è considerata la migliore nel paese d’origine.

Fra le qualità più diffuse nel Messico ci sono: l’Ancho, un peperoncino dolce molto scuro, generalmente essiccato; lo Jalepeño, verde scuro, molto piccante; il Mulato, marrone, piccante; il Pasilla, lungo e sottile, marrone e saporito; il Serrano, piccolo, verde e molto piccante. I peperoncini più piccanti sono l’Uganda e il Mombasa; molto forti sono anche l’Hontaka e il Santaka, che provengono dal Giappone; il Pequin, il Tabasco e il Louisiana sport.

I peperoncini sono strettamente collegati alla cucina indiana, della quale costituiscono un ingrediente fondamentale, e a quella messicana, che li utilizza soprattutto nel chili con carne. Sono usati anche in Asia sud-orientale, Indonesia, Malesia, Tailandia e Cina.

Nella cucina europea i peperoncini sono usati soprattutto nelle regioni mediterranee, dove insaporiscono zuppe, piatti di pesce e di carne. Prendete adesso nota di una ricetta stuzzicante per il menù di ferragosto ed insolita, che stupirà i vostri commensali:

IMG_6685Gamberetti in salsa al peperoncino indonesiana (Udang sambal)

INGREDIENTI:
4 peperoncini rossi piccanti, freschi o secchi;
1 grossa cipolla a fette;
3 spicchi d’aglio tritati;
2,5 cm di radice fresca di zenzero a pezzi;
1 cucchiaio di olio di arachidi o di soia;
2 cucchiai di succo di tamarindo o 1 cucchiaio di succo di limone;
2 foglie di curry (facoltative);
450 gr di gamberetti sgusciati;
100 ml di latte di cocco denso;
sale

PREPARAZIONE:
Pestate i peperoncini nel mortaio e aggiungete l’aglio e lo zenzero, lavorandoli fino a ridurli in pasta. Scaldate l’olio in una padella e friggete le spezie con la cipolla finché non assumeranno un bel colore dorato. Aggiungete i gamberetti e mescolate per circa tre minuti. Aggiungete il succo di tamarindo o di limone, il latte di cocco, le foglie di curry e il sale. Lasciate cuocere mescolando, finché la salsa non si sia rappresa, facendo attenzione che i gamberetti non si disfino. Servire il piatto accompagnato da riso lessato. Questo piatto di veloce preparazione è comune a tutto il Sud-est asiatico. Nella versione indonesiana il tamarindo conferirà un gusto tutto particolare. Le foglie di curry si acquistano in negozi specializzati; se non vi sarà possibile reperirle, si tralasceranno.

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