MADE in ITALYE’ partito ufficialmente il conto alla rovescia per Natale e dunque anche la corsa a regali. Noi di Rosmarinonews.it non possiamo che abbracciare completamente la battaglia portata avanti da Coldiretti e da migliaia di aziende e opinion leader in nome di acquisti Made in Italy.

E’ il modo più semplice e sensato per dare respiro alla nostra economia e fare acquisti etici, che vadano al di là del mero consumismo.

Pare che sei italiani su dieci (63 per cento) vogliano acquistate prodotti Made in Italy per Natale per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro in una difficile momento di difficoltà, che sta portando alla chiusura di molte imprese e alla perdita di occupazione, ma questo non è possibile perché le etichette ingannano.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Deloitte, presentata in occasione della mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” con decine di migliaia di allevatori e agricoltori davanti al Parlamento, alla frontiera del Brennero e nella Food Valley italiana a Reggio Emilia, dove la scorsasettimana  si è svolta una manifestazione per salvare il vero prosciutto italiano, assunto a simbolo della difesa del Made in Italy nei confronti delle imitazioni provenienti dall’estero.

A sostegno della mobilitazione della Coldiretti si sono espresse moltissime istituzioni a tutti i livelli con ordini del giorno presentati nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni, ma anche numerose interrogazioni parlamentari da parte di rappresentanti di tutti gli schieramenti per chiedere l’attuazione della norma per obbligare ad indicare in etichetta la reale provenienza degli alimenti ma anche per “assicurare l’accessibilità delle informazioni e dei dati sulle importazioni e sui relativi controlli” per fare chiarezza sulle ditte che lavorano prodotti stranieri da “spacciare” come nazionali.

Resta difficile – in quanto consumatori – districarsi tra etichette poco chiare e materie prime di dubbia provenienza. Ma cominciare a stare attenti e a farsi domande, oltre che leggere con attenzione le etichette, sono comunque un primo passo importante per un modo più consapevole di fare la spesa.

Ricordandoci che ha grande valore ciò che arriva sulla tavola di casa nostra, per la salute, il benessere, la società e tutto il sistema economico. Fare la spesa è uno strumento importante per modellare – tutti insieme – il mondo. Certamente migliore di com’è oggi…

Antonella Petitti 

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