LATTEConsumare prodotti lattiero-caseari non provoca impatti negativi sui biomarker dell’infiammazione sistemica di basso grado, un fattore di rischio comune alle patologie metaboliche e cardiovascolari. Lo comunica Assolatte citando la conclusione a cui perviene uno studio pubblicato sull’American Journal Clinical Nutrition che fa chiarezza sul presunto effetto infiammatorio dei latticini.
Lo studio, realizzato da un pool di ricercatori della Laval University del Québec e del Centre Hospitalier Universitaire del Québec, ha preso in considerazione tutti i trial randomizzati e controllati di intervento nutrizionale che hanno indagato l’eventuale correlazione tra il consumo di prodotti lattiero-caseari e l’infiammazione sistemica di basso grado. Dall’analisi dei trial, tutti condotti su soggetti sovrappeso e obesi, è emerso che nel 50% dei casi non è stato riscontrato alcun legame e che nel restante 50% si è addirittura assistito a un miglioramento dei biomarker nei consumatori del latte e dei suoi derivati.
Gli autori dello studio arrivano così alla conclusione che non esistono prove scientifiche per sostenere che il latte e i suoi derivati esercitino un effetto negativo sugli indici di flogosi sistemica negli adulti sovrappeso e obesi. Al contrario, da questi trial emerge che i prodotti lattiero-caseari potrebbero avere un effetto antinfiammatorio: una tesi che andrà approfondita con nuove ricerche.

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