autoproduzione in cucinaAprite la vostra dispensa e date un’occhiata: avete mai pensato a quanti prodotti potreste autoprodurre invece di acquistare? Per esempio coltivando un orto su una superficie di un metro quadrato o producendo in casa vostra le merendine? Lisa Casali affronta un tema a lei particolarmente caro, mettendo a disposizione la sua esperienza in una guida completa all’autoproduzione alimentare, dagli ortaggi alle farine ai surgelati: per risparmiare, ridurre i rifiuti e mangiare in modo più sano e consapevole ingerendo meno coloranti e conservanti. Un invito a sporcarsi le mani per la soddisfazione di produrre il cibo da portare ogni giorno sulla propria tavola.

Un manuale completo e di facile consultazione per chi vuole mangiare in modo sano e naturale, risparmiare e inquinare meno, imparando a fare da sé tutti quegli alimenti che di solito si acquistano al supermercato e a conservarli con tecniche che rispettano i cibi senza l’aggiunta di additivi, per una reale autosufficienza in cucina.

Eco-food blogger di ecocucina.org e autrice per Gribaudo dei volumi La cucina a impatto [quasi] zero (2010), Cucinare in lavastoviglie (2011) ed Ecocucina (2012), rappresenta la fusione perfetta tra coscienza ecologica e passione per la cucina.

Da tempo si occupa di tematiche ambientali, prima per studio, poi per lavoro; da diversi anni ha messo a frutto le proprie conoscenze in questo settore per sensibilizzare a un rapporto più sostenibile con il cibo. È conduttrice del programma televisivo Orto e mezzo su laEffe, dove racconta stili di vita alternativi e sostenibili viaggiando per gli orti d’Italia, e partecipa a Geo&Geo su Rai3 per presentare il tema dell’autoproduzione.

Ha condotto il programma Zero Sprechi su Gambero Rosso Channel e per due anni ha tenuto la rubrica di cucina “Eco-nomica” all’interno di Uno mattina in famiglia. Da due anni è testimonial WWF per la campagna sull’alimentazione sostenibile; collabora con diverse riviste e siti web. Questo libro si inserisce nella sua filosofia di riduzione dell’impatto ambientale per una crescente autosufficienza in cucina e per mangiare in modo sempre più sano e consapevole.

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