CICERIAStiamo cominciando a svegliarci, a capire che per troppo tempo abbiamo viaggiato in modo passivo. Alcuni di noi hanno intuito che il potere ci vuole chini sui nostri computer, per organizzare dei viaggi solo virtuali, preconfezionati. Ora torna la voglia di avventura“. Così il giornalista e scrittore Paolo Rumiz commentava il ritorno al viaggio in cammino, lento e responsabile alla scoperta dei gioielli d’Italia e d’Europa.

E proprio le pagine di Rumiz daranno il benvenuto ai viandanti che decideranno di camminare con La Compagnia dei Cammini in Ciceria. Lo scrittore, infatti, è un grande conoscitore dell’altipiano che occupa la cosiddetta Istria bianca. Attraverso le pagine di un suo reportage, pubblicato su Il Piccolo nell’ottobre 2012, Rumiz ha raccontato il cammino in Ciceria trasferendo ai suoi lettori la magia e l’atmosfera di questa regione, unica nel suo genere che conserva ancora l’asprezza di ambienti quasi incontaminati.

Ad accompagnare Rumiz nel suo viaggio ci fu Luigi Nacci, giovane poeta e scrittore triestino, oggi guida per La Compagnia dei Cammini e per i viandanti che vorranno ripercorrere il cammino e conoscere il parco della Val Rosandra e del Monte Maggiore, il fascino di villaggi sconosciuti e semi-disabitati e la mescolanza di lingue, storie e culture del popolo dei Cici.

Il viaggio “Ciceria: l’Istria sconosciuta – Un viaggio dal mare di Trieste al mare croato” si svolgerà dal 3 all’8 settembre con partenza da Trieste e arrivo a Laurana, in Croazia. Il cammino è una novità assoluta, non solo per La Compagnia dei Cammini. Infatti, nessuno mai aveva organizzato un trekking in questa splendida regione.

Fare un viaggio attraverso i monti e le vallate della Ciceria significa fare un tuffo nel passato, passando per villaggi sconosciuti al turismo, godendo di eccezionali panorami dalle vette del mitico Sentiero Alpino Istriano e della generosa accoglienza di genti che hanno scelto, caparbiamente, di fermarsi qui. A cavallo tra Italia, Slovenia e Croazia, si attraversano praterie di cresta e boschi che resistono all’impetuoso vento di bora, passando dalla riserva naturale della Val Rosandra, fino a giungere al parco naturale del Monte Maggiore, la cima più alta dell’Istria da cui si scenderà per bagnarsi sull’altra sponda dell’Adriatico.

Il viaggio è anche una straordinaria esperienza gastronomica, perché si viaggia anche attraverso la scoperta di gusti nuovi e sorprendenti. La jota (una minestra a base di crauti e fagioli), la minestra di bobici (mais), gli gnocchi col goulasch, le zuppe di funghi porcini, i fuzi istriani con il tartufo, i vini come la Malvasia e il Terrano, il Brinjevec (una grappa di ginepro), le palacinke (nella foto, crepes dolci) e poi il pesce di Laurana, scampi, gamberi, cozze e calamari. Tutti il gusto dei sapori tipici della tradizione.

Ritornando alle parole di Rumiz, che risuoneranno durante tutto il viaggio: “All’inizio siamo noi a scegliere il viaggio, perché partiamo sempre da un’idea. Scegliamo un itinerario, una meta, facciamo dei programmi, che poi saranno miseramente smantellati dal viaggio stesso, che si presenta molto spesso diverso da ciò che tu immaginavi, e guai se non fosse così. L’intelligenza del viaggiatore sta proprio nella sua capacità di adattarsi ai cambiamenti di direzione, agli incontri“. E la Ciceria è un magico incontro di popoli, culture e ambienti che renderanno il viaggio un’esperienza indimenticabile.

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La Compagnia dei Cammini – www.cammini.eu – Nata nel 2010 l’Associazione promuove il turismo responsabile attraverso esperienze di cammino in Italia e all’estero con guide professioniste, tra cui spiccano anche personaggi di rilievo del panorama culturale italiano del calibro di Franco Michieli, Wu Ming 2, Enrico Brizzi, Davide Sapienza. Sono circa 100 i viaggi a piedi dalla durata di una settimana, che ogni anno vengono organizzati per tutti i gusti e tutte le tasche. Si va dal trekking classico a piedi, ma anche in compagnia degli asinelli, dalla barca a vela con trekking, al cammino profondo (Deep walking) con esperienze di meditazione camminata.
Attenti alla salute, anche della madre terra, durante i trekking i soci dell’Associazione puntano alla valorizzazione dell’alimentazione bio e naturale – a base di prodotti locali – e vegetariana.
Fondamentale, inoltre, è l’incontro con chi vive nei luoghi in cui si organizzano i cammini, nello spirito di un vero turismo consapevole e a sostegno di territori meravigliosi e, in alcuni casi, dimenticati.
Particolarmente significativa l’attività di partnership che La Compagnia dei Cammini sviluppa costantemente attorno al proprio progetto. I colori solari e luminosi scelti per l’ometto di pietre del logo, simbolo per eccellenza del cammino, sottolineano i valori de La Compagnia dei Cammini che lavora con gioia e impegno per un mondo migliore.

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