FIRENZE. Nel 2010 gli alberghi italiani hanno fatto registrare 245,4 milioni di presenze pari ad un -0,5% rispetto al 2009. I dati, frutto dell’Osservatorio Turistico-Alberghiero di Federalberghi, realizzato su un campione di oltre 1.100 strutture, sono stati diffusi nel corso della cerimonia inaugurale della 61^ Assemblea Generale Ordinaria, in programma negli scorsi giorni a Firenze.
Le presenze dei clienti italiani sono state 137,7 milioni (-1,5% rispetto al 2009), mentre quelle dei clienti stranieri sono state 107,7 milioni con un aumento dello 0,8% nei confronti del 2009.
Rispetto al 2009 la domanda complessiva ha mostrato una perdita costante ogni mese con l’eccezione di marzo (+1%) e di luglio (+3,1%).
La domanda dei clienti italiani è aumentata solo nei mesi di aprile (+4,4%), luglio (+0,8%) ed ottobre (+3,5%), mentre nei rimanenti mesi ha perso, nel complesso, il 2,7% e nel mese di maggio si è registrata la perdita maggiore dell’anno (-9,9%).
Come già riscontrato negli anni passati, anche nel 2010 la domanda italiana è concentrata nel quadrimestre giugno-settembre con il 57,7% di tutto l’anno e con la punta massima ad agosto (21,1%).
La domanda dei clienti stranieri è diminuita nei mesi di gennaio (-7,3%), febbraio (-2,4%), aprile (-5,6%), ottobre (-7,7%) e novembre (-3,4%), mentre a luglio si è registrato l’aumento maggiore (+6,7%).
Questa domanda si è distribuita abbastanza equamente, come prassi, nell’arco del periodo aprile-ottobre con una somma di presenze pari al 76,6% dell’intero anno con punte massime nei mesi di luglio (14,7%) e agosto (12,8%).
Tra le tipologie turistiche solo quella delle località termali raggiunge un incremento nell’anno dell’1,9% (frutto di un +0,6% di italiani ed un +4% di stranieri), mentre tutte le altre fanno registrare cali: località montane (-2,7%, di cui italiani -2,6% e stranieri -2,8%), città d’affari (-1,4%, di cui -2,7% italiani e +2,6% stranieri)), località lacuali (-0,7%, di cui +2,3% italiani e -1,8% stranieri), città d’arte maggiore e minore (-0,6%, di cui -1,8% italiani e +0,1% stranieri), località marine (-0,1%, di cui -1% italiani e +2% stranieri).
Quanto alla nazionalità di provenienza, nel periodo monitorato giugno-dicembre la componente proveniente dal Regno Unito ha fatto segnare un recupero del 14,4%, seguita dai giapponesi con +8,9%, dagli statunitensi con un +5,6% e dai tedeschi con un + 3,8%.
In calo i canadesi con un -6,2%, seguiti dai francesi con un -4,3%, dai belgi con un -1,6% e dagli austriaci con un -1,2%.
L’ultimo dato riguarda il saldo della bilancia valutaria turistica che sempre nel 2010 ha fatto segnare un calo dell’0,6% passando da 8,84 miliardi di Euro del 2009 agli 8,79 miliardi di Euro dell’anno scorso.
“Nel 2010 siamo in pratica riusciti a tenere, complessivamente, la posizione conseguita l’anno precedente – commenta il Presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca – realizzando una stagnazione rinvigorita esclusivamente da una lieve ripresa della domanda estera.
“Dato che non ci soddisfa – conclude il Presidente degli albergatori italiani – e che auspichiamo, grazie all’impegno della categoria, di riuscire ad incrementare significativamente nel 2011, per il quale ci auguriamo una ripresa della domanda”.