Oggi nel calendario dell’Avvento ci sono gli amaretti di Amiens, una città nel Nord della Francia. Sono dei dolcetti a base di mandorle prodotte seguendo una ricetta portata oltralpe dall’italiana Caterina de Medici, insieme ai gelati. Sulla sua origine esistono due teorie, la prima vede nascere gli amaretti in Italia, a Venezia, durante il Rinascimento; secondo un’altra ipotesi, invece, questi piccoli dolci sarebbero stati creati nel 791 dalle suore del monastero di Corney, le quali li confezionarono, dice la leggenda a forma di “ombelico di monaca”.
Si possono aromatizzare alla vaniglia, al caffè, al cioccolato, alla fragola e si possono preparare a pasta secca o morbida, cosparsi infine da zucchero in granella. In francese sono noti sotto il nome di “macarons” ma non hanno nulla a che fare con i dolcetti a base di mandorle colorati e farciti con creme varie che ora sono tanto di moda anche in Italia.
Vediamo insieme il procedimento completo per realizzare questa ricetta:
Ingredienti:
250 g. di mandorle dolci
3 mandorle amare
200 g. di zucchero
1 uovo intero
2 albumi
1 cucchiaio di gelatina di albicocche
1 cucchiaio di miele
mezza bustina di vanillina
Procedimento:
Iniziate sgusciando e privando le mandorle dolci della pellicina scura. Pestate poi le mandorle dolci e quelle amare in un mortaio con lo zucchero e la vanillina. Potete semplificare il vostro lavoro aiutandovi con un mix. Montate a neve i due albumi, ricordatevi di tenere da parte un tuorlo. Incorporate la gelatina di albicocche o di mele, coprite l’impasto e lasciatelo riposare per sei, otto ore in frigorifero.
Riprendete l’impasto, formate dei salsicciotti di circa 4 cm, tagliateli a fette alte di circa 2 cm e poneteli su una placca da forno coperta da carta da forno. Spennellate con il tuorlo, in questo modo avranno il tipico colore chiaro. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti. Alla fine dovranno avere un colore dorato intenso. Quando saranno freddi, decorateli come volete.
Per poter conservarli morbidi e freschi potete chiudere ogni amaretto in della carta alluminio.
Maria Rosaria Mandiello