Riducendo di appena il 20 per cento gli sprechi di cibo degli italiani sarebbe possibile imbandire adeguatamente la tavola degli 8 milioni di poveri che fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della divulgazione dei dati Istat sulla povertà in Italia.

In Italia a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate che equivale ad un valore annuale di ben 37 miliardi di euro in grado di garantire l’alimentazione a ben 44 milioni di persone.

Con il diminuire del livello di reddito aumenta notevolmente l’incidenza della spesa alimentare che raggiunge il valore più elevato proprio nelle famiglie più povere per le quali rappresenta spesso la prima voce di spesa.

Una razionalizzazione della filiera alimentare con un taglio agli sprechi potrebbe contribuire in modo determinante a risollevare molte famiglie dalla povertà come dimostrano le numerose iniziative di solidarietà adottate negli ultimi anni.

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