Il territorio del Medio e dell’Alto Volturno ha ora tre nuovi protagonisti nella rete locale di Terra Madre. Grazie all’attività della condotta Slow Food Volturno da oggi, oltre al Presidio del Conciato Romano, alla Comunità del Cibo del Medio Volturno e alla Comunità dei Produttori dell’Alto Volturno, della provincia di Caserta, entrano in scena:

– gli “Agricoltori Custodi dei Legumi delle Colline del Volturno”

– la “Comunità degli Antichi Formaggi delle Terre del Volturno”

– la “Comunità dei Produttori dell’Oliva Caiazzana”

 

Ma cos’è una Comunità del Cibo?  E’ un organismo che riunisce tutti quei soggetti che operano nel settore agro-alimentare, dalla produzione delle materie prime alla promozione dei prodotti finiti, impegnati a sostenere la qualità e la sostenibilità delle loro produzioni. La comunità del cibo è strettamente legata – dal punto di vista storico, sociale, economico e culturale – al proprio territorio.

 

Le comunità del cibo sono di due tipi:

 

. DI TERRITORIO: la comunità produce più prodotti, anche diversi tra loro, ma tutti legati a un’area geografica delimitata.

 

. DI PRODOTTO: la comunità è composta da tutti quegli agricoltori/allevatori, trasformatori e distributori che concorrono, a diverso titolo, alla produzione di uno stesso prodotto su un preciso territorio. In questo caso la comunità del cibo coincide con la filiera produttiva.

 

I prodotti delle comunità sono realizzati in quantità limitata, da aziende agricole o di trasformazione di piccole dimensioni. Il prodotto o i prodotti delle comunità si distinguono inoltre per la loro qualità:

 

. ORGANOLETTICA: il prodotto è buono;

 

. AMBIENTALE: il prodotto è pulito , naturale, sostenibile;

 

. SOCIALE: i produttori ricevono un giusto compenso; inoltre, all’interno delle comunità non sono praticate discriminazioni di alcun genere, né si ricorre al lavoro nero o minorile.

 

– La Comunità degli “Agricoltori custodi dei legumi delle Colline del Volturno” riunisce attualmente quattro piccoli coltivatori impegnati a produrre ceci e fagioli ottenuti da sementi custodite per generazioni dalle loro famiglie nei comuni di Castel di Sasso e Ruviano. Si tratta di un primo nucleo di piccoli produttori cui presto ci auguriamo possano aggiungersi altri contadini custodi di leguminose locali.

 

Rappresentante della Comunità è la signora Rosa Coppola, di Ruviano, mentre il responsabile tecnico è il dott. Vincenzo Coppola.

 

– La “Comunità degli antichi formaggi delle Terre del Volturno” riunisce attualmente tre casari impegnati nella produzione di formaggi ovini e caprini, fra cui il caso peruto, la marzolina e il cacioforte di Statigliano. Si tratta di produzioni limitate, originariamente destinate soprattutto all’autoconsumo.

 

Rappresentante della Comunità è il signor Giuseppe Iaconelli, di San Pietro Infine, mentre il responsabile tecnico è il dott. Francesco Marconi.

 

– La “Comunità dei Produttori dell’oliva caiazzana” riunisce attualmente quattro olivicoltori impegnati, oltre che nella produzione di olio, anche nella lavorazione di olive secche, in salamoia e denocciolate sott’olio. Si tratta di una tradizione che ha radici lontane, soprattutto quella di avvizzire le olive in forno a temperatura moderata e di aromatizzarle, ad esempio con aglio e finocchietto selvatico.

 

Rappresentante della Comunità è Sabino Serra, di Alvignano, mentre il responsabile tecnico è il dott. Vincenzo Coppola.

 

Nelle prossime settimane sarà varato il programma di presentazione ufficiale delle tre Comunità mentre prosegue il lavoro della condotta Slow Food Volturno per promuovere altre Comunità del Cibo. In cantiere sono la Comunità degli “Agricoltori custodi degli orti di Limatola” e quella degli “Agricoltori custudi degli orti di Bellona”, La “Comunità degli olivicoltori della varietà Corniola” e, infine, la Comunità degli allevatori del suino “casertana”.

 

Nicola Sorbo

fiduciario Slow Food Volturno

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