Dopo aver sfogliato soltanto le prime pagine di questo “librone”, avrei già voluto essere con l’autrice e la fotografa a ripercorrere questo viaggio. Le ho bonariamente invidiate per il prezioso patrimonio che “posseggono” e che così generosamente (ed attentamente) hanno voluto regalare agli altri.
Un libro-ricettario alla scoperta della fitoalimurgia, ovvero la scienza che si occupa delle piante spontanee a scopo alimentare.

Un percorso di vita, quello di Annalisa Malerba, dotata sin dalla nascita di un cognome decisamente premonitore.

Una raccolta di ricette e di consigli per poter vivere più in sintonia con la natura e cercare il benessere attraverso una corretta alimentazione.
Viviamo in una società che ci ha insegnato a “tutelarsi dal selvatico”, dove “il desiderio sterminatore di dominio” ci spinge a credere che le erbe non coltivate siano cattive.
Pagina dopo pagina si è invitati a riflettere su questa mentalità, stimolati a guardarsi intorno ed a cercare delle alternative, a tavola, quanto nella vita.
Le ricette vegane, in cui (meravigliosamente) il sale è facoltativo, risulteranno di certo più semplici e vicine a chi già ha familiarità con uno stile alimentare vegetariano o vegano. Ma le spiegazioni complete e dettagliate, che passano dalle preparazioni base ai consigli specifici per ricetta, rendono le preparazioni possibili per chiunque abbia voglia di “investire” sia nelle erbe spontanee che nel veganesimo.
16 specie scelte per cominciare un lavoro di grande interesse, 16 schede da leggere e memorizzare per compiere passi significativi nel riconoscimento, nella raccolta e nell’utilizzo delle “erbe accompagnatrici” non solo in cucina.
Una pubblicazione ricca di informazioni e curiosità, necessarie a rivalutare del tutto queste “malerbe” che abbiamo cercato per decenni di eliminare dalle nostre terre e dai nostri giardini. Come la nota in cui si parla della portulaca, un vero e proprio superfood per la presenza di acido alfalinoleico, un acido grasso della serie omega 3.

Non secondarie, anzi, fondamentali le grandi e belle foto che ritraggono ed accompagnano sia il riconoscimento delle specie che i piatti. Realizzate dalla blogger Carla Leni, impreziosiscono il libro e lo rendono invitante e goloso.
Un libro da tenere in cucina, da cui lasciarsi guidare nella sperimentazione. Cambiare senza aver paura, senza tentennare, è l’unico modo per trovare strade più adatte a noi. Un libro che ci guida ad un’alimentazione variegata e sostenibile, di certo più etica.
L’invito a scegliere questa pubblicazione lo faccio con le parole dell’autrice, da condividere e perseguire: “La spontaneità salverà il mondo? Se sapremo accoglierla, sono convinta di si”.

_Una ricetta autunnale selezionata per voi da Rosmarinonews.it:
“Smoothie ottobrino”
10/20 grammi di centocchio;
135 grammi di polpa di cachi;
60 ml. di succo di melagrana;
15 grammi di noci sgusciate;
la scorza di mezzo limone;
un pizzico di cannella;
un pizzico di sale a piacere;

Mondate i cachi e pesatene la polpa. Vi invito a consumare anche la buccia! Grattuggiate la scorza di limone e tritate le noci. Passate la melagrana all’estrattore e misurate il succo ottenuto. Mondate e tritate il centocchio. Riunite gli ingredienti nel bicchiere del frullatore e azionatelo. Se le giornate sono ancora calde, servite con cubetti di ghiaccio.

Erbe spontanee in tavola

Per una cucina selvatica, con ricette sane, naturali e locali
di Annalisa Malerba
2014 – Edizioni Sonda
www.sonda.it
euro 19,90

Antonella Petitti

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