LAMPEDUSA (AG). E’ singolare e raro il fenomeno del “Marrobbio”, ma una volta che l’hai visto non ti esce più dalla mente. Stai ciondolante sul porto di Lampedusa e all’improvviso il mare sembra in preda a uno strano tremolìo.

Poi l’acqua esce dal bacino con la forza che si ha in un lavabo al quale è stato tolto il tappo e il livello scende in pochi minuti fino a due metri, le barche ondeggiano, cozzano le une contro le altre, si sfasciano contro la banchina, mentre il rumore del disastro invade le tue orecchie.

La scena è paralizzante, inaspettata, e mentre la mente cerca di capire che succede, arriva l’onda di ritorno che ripristina il livello iniziale. Succede anche a Mazara, e in qualche altra parte del mondo, quasi sempre per il coincidere di venti, correnti, fasi lunari e particolari geometrie della rada o del porto.

La forza del Marrobbio del 1987 non si vedeva da un secolo, quando arrivò, durante una bella giornata di sole, con me ciondolante sul porto di Lampedusa.

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