Fresco d’estate, affascinante d’inverno, Caggiano si affaccia sulla Valle del Tanagro da una rupe a ben 820 metri di altezza, regalando intensi panorami sulle montagne circostanti.
Questa volta abbiamo preferito la versione invernale, approfittando della prima neve di gennaio, che ci ha proiettato in un’atmosfera decisamente nordica ma allo stesso tempo allegra grazie alla generosa presenza del Sole.


La prima cosa che cattura l’attenzione mentre ci si avvicina al borgo risalendo i tornanti della strada provinciale è il bel castello medioevale, dietro al quale si snoda l’intrico di stradine della parte più antica del paese.
Il centro storico, caratterizzato da archi, archetti, sottopassi, viuzze interminabili e scalinatelle di pietra, è ancora oggi racchiuso tra le mura difensive da una parte e gli alti strapiombi della montagna dall’altra, e vi si accede attraverso una delle originarie porte d’ingresso.


Un tempo il castello comprendeva tre alte torri, un torrione e due fortini. Fu costruito probabilmente intorno al IX secolo, forse in sostituzione di una fortificazione preesistente. I

ll maggiore ampliamento della struttura fu realizzato da Guglielmo di Cauciciano, appartenente alla famiglia di Roberto il Guiscardo, che lo rese inaccessibile.
Oggi parte della struttura, appartenente al comune, viene utilizzata per iniziative culturali ed è visitabile. Nelle sue sale ospita anche alcune importanti tele recuperate da chiese del circondario durante il periodo del terremoto. Dall’alto della sua terrazza si gode di un bel panorama sulle case del paese e sulla valle.


Alle spalle del castello si trova la Chiesa Parrocchiale di San Salvatore, del XI-XII secolo, che presenta una facciata in stile romanico. All’interno si possono ammirare il bel soffitto dipinto, l’altare maggiore risalente al Seicento alle cui spalle si trova una tela attribuita al Pucciarelli, mentre il dipinto della Vergine del Soccorso è del Pecchenedda. Di grande valore artistico anche il pergamo in legno in stile barocco su cui sono scolpiti episodi del Vangelo.
Attraversato tutto il paese fino alla sua parte orientale si può percorrere l’antico tracciato medioevale in gradoni di pietra che scende verso la vallata, lungo il quale si incontra, in suggestiva posizione panoramica su uno sperone di roccia la Chiesa di Santa Veneranda, del X secolo, di cui rimane la struttura perimetrale, abbandonata probabilmente nel Settecento in seguito ad un terremoto.


L’escursione a Caggiano può essere completata con la visita al Convento dei Padri Riformati, presso il quale, oltre a numerose opere pittoriche, si trovano anche la Chiesa di Sant’Antonio, con opere del Pecchenedda e del Guarini, l’archivio storico del Comune, la biblioteca e l’Antiquarium dove c’è una tomba ricostruita dell’VIII-IX secolo d.C. ritrovata in località Fontana.

Orari di apertura del castello: 9:30 – 12:30/ 16.00 – 19.00

Come si raggiunge: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Uscire a Polla, oppure a Sicignano degli Alburni, imboccare la Superstrada Basentana in direzione di Potenza e prendere la seconda uscita; seguire le indicazioni per Caggiano.

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