La crisi economica che negli ultimi tempi ha messo in ginocchio molte famiglie dopo le festività natalizie tocca anche quelle pasquali. La Pasqua, abbandonerà i suoi fasti del passato per una celebrazione più sobria.
A spiegarlo è la CIA, la Confederazione italiana agricoltori, che ha presentato una serie di dati raccolti dalle sue strutture sul territorio. Il dato che più salta all’occhio è il calo del -7% dei consumi rispetto alla Pasqua del 2012. Gli italiani, scelgono parole come risparmio o il fai da te e si legano sempre più alla tradizione. Ecco che i capisaldi del periodo come piatti a base di agnello subiscono un vertiginoso calo -5%, stessa percentuale per uova di cioccolato e colombe.
Calano anche carni e salumi, o formaggi, che calano del (-1,2%). Restano stazionari i prodotti ortofrutticoli, in aumento il consumo di uova, circa un consumo di 390 milioni ed in aumento le materie prime: zucchero, farina, burro e lievito. Utili per il fai da te in casa.
Per la CIA, la tavola tipo per la Pasqua è di circa 2 miliardi di Euro, 1,7 milioni per cibi “solidi” e 300 milioni per vini e spumanti. I tre alimenti più diffusi sono la carne, con un consumo di 500 milioni, il pane, la pasta ed i dolci, con un consumo pari a 300 milioni di euro.