Non basta l’inquinamento: anche le prime giornate calde di primavera aggravano la salute delle persone particolarmente sensibili agli allergeni, come pollini e spore.

Collirio, fazzoletti ed antistaminici diventano gli alleati fidati di chi, in questo periodo, soffre di asma e tosse.

Ma ci sono modi più salutari per combattere questo fastidio stagionale, la cui durata, complice il cambiamento climatico, è sempre più estesa rispetto ai decenni precedenti.

La bioterapia nutrizionale, tema centrale del progetto “Nutrire la Vita”, dimostra come una corretta alimentazione può ridurre significativamente la frequenza e l’intensità delle reazioni allergiche, agendo in sinergia con le terapie farmacologiche, di cui spesso se ne potrà ridurre il dosaggio.

Il trattamento nutrizionale deve essere modulato in base alla condizione clinica del paziente, a seconda della fase in cui si trova: acuta, subacuta, asintomatica.

L’allergia non è altro che una reazione anomala dell’organismo ad un agente estraneo e può essere di natura ereditaria: esiste una predisposizione ben documentata, tanto che i figli di soggetti allergici hanno maggiore probabilità di sviluppare la malattia.

Parallelamente a quelli genetici, i fattori ambientali investono un ruolo importante nell’insorgenza delle allergie.

Una recente teoria, denominata “Hygiene Hypothesis”, indica nell’eccesso d’igiene una delle cause che favoriscono l’insorgere dell’allergia.

È stato dimostrato, infatti, che un ambiente (o cibo) eccessivamente “sterilizzato” non è salutare per il sistema immunitario, che diviene, al contrario, più predisposto allo sviluppo di allergie.

Il peperoncino è una spezia che si rivela utilissima in tal senso, per la sua azione disinfettante ed antinfiammatoria, specie se consumato crudo, per sfruttare al meglio le sue numerose azioni terapeutiche, grazie alla notevole percentuale di vitamina C e alla sua azione decongestionante.

Il risotto al sugo all’arrabbiata, quindi, risulta essere un ottimo pasto, in caso di allergia, in quanto l’aglio e il peperoncino non solo svolgeranno un’azione antibatterica, ma fungeranno anche da stimolante epato-biliare.

PEPERONCINO

In generale, in caso di allergie, è opportuno anche stimolare le funzioni epatiche, per cui sono consigliate anche le cotture che favoriscano le funzioni del fegato; in particolare sono particolarmente raccomandate alcune ricette, come i carciofi trifolati, che oltre a stimolare l’organismo hanno un effetto sedativo nei casi di ipereccitabilità, mentre la cottura in padella favorisce l’assorbimento e la digestione di questo prezioso ortaggio.

Oppure il petto di tacchino con burro e salvia (azione neurosedativa e calmante dovuta all’interazione degli ingredienti) e la cicoria ripassata che, sfruttando i benefici del soffritto di aglio e del peperoncino fresco, favorisce le funzioni dell’organismo atte a lenire gli effetti delle allergie.

Se il trattamento nutrizionale è effettuato in modo corretto, non è infrequente la scomparsa della reattività allergica o una riduzione tanto marcata da richiedere solo minime e saltuarie somministrazioni farmacologiche.

Tante altre soluzioni naturali ed efficaci sono raccolte nel libro di Bioterapia Nutrizionale, a cura di Fausto Aufiero e Michele Pentassuglia.

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