SALERNO. Dieci location e 25 incontri degustativi per far conoscere 20 prodotti che rappresentano il top della tradizione enogastronomica salernitana. Sono i numeri che caratterizzano il progetto ‘Colti e mangiati’ promosso dalla Camera di Commercio in partnership con la Coldiretti di Salerno e presentato presso l’Ente di via Roma.

Per sei mesi, a partire da gennaio, al via un tour provinciale in cui direttamente i produttori saliranno in ‘cattedra’ per presentare le caratteristiche organolettiche degli alimenti, dando indicazioni utili per poterne valutare la qualità ed il loro corretto consumo.

Obiettivo: far comprendere al meglio il gusto, la genuinità e la tracciabilità del ricco patrimonio agroalimentare domestico. Il tutto in un momento attuale in cui la commissione Agricoltura della Camera dà il via libera, in sede legislativa, al disegno di legge che rende obbligatorio indicare sulle etichette dei prodotti alimentari la provenienza e l’indicazione d’origine per assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche degli alimenti.

Una legge promossa e fortemente sostenuta in tutte le sedi da Coldiretti, una vittoria ottenuta con oltre dieci anni di manifestazioni e raccolte di firme per sostenere la necessità dell’origine in etichetta. E l’etichetta trasparente è proprio uno dei concept che descrive il DNA del progetto locale.

Mediante sessioni itineranti sarà allestito, infatti, un vero banco d’assaggio, che sarà inaugurato oggi giovedì 27 gennaio alle ore 17.30 presso il ristorante ‘L’Antica Pagliera’ di Salerno con il primo incontro dedicato ai formaggi e salumi, dove un campione di consumatori salernitani verrà coinvolto piacevolmente in un mix polisensoriale di concetto, esperienza, scoperta, apprendimento e interazione.

Focus group che imbandiranno una tavola con prodotti a ‘km 0’ della provincia di Salerno. Un kit di alimenti di pregevole qualità, più conosciuti con il termine filiera corta: processo che punta a stabilire una relazione diretta e virtuosa fra chi consuma e chi produce.

“La filiera corta – mette in evidenza Augusto Strianese, presidente della Camera di Commercio di Salerno –  ci permette di conoscere le qualità del prodotto e di chi lo produce, dando la possibilità di acquistare a prezzi vantaggiosi con una retribuzione equa per chi vende”. E non solo. “Sicuramente – continua –  in tempi in cui la sicurezza alimentare è diventato un problema sentito da gran parte dei consumatori, conoscere la provenienza dei prodotti alimentari stabilisce un rapporto di fiducia tra produttore e consumatore”.

La vendita diretta assicura la qualità dei prodotti che possono essere verificati e controllati dal consumatore stesso rispetto alle caratteristiche organolettiche ma anche sotto un profilo igienico sanitario. “Per questo – termina – con questa iniziativa vogliamo accompagnare i nostri consumatori a comprendere a pieno i vantaggi virtuosi che comporta il market della filiera corta territoriale”.

Sulla stessa linea d’onda Pietro Caggiano, presidente della Coldiretti di Salerno. “Ritengo che l’aspetto centrale di questo progetto – dichiara – consista nel condurre il nostro consumatore verso un adeguato e responsabile livello di conoscenza della qualità che contraddistingue un prodotto alimentare”. “Un grado di consapevolezza – aggiunge – che può indurre all’acquisto delle tipicità territoriali con importanti ricadute sulla valorizzazione e competitività del segmento della filiera corta locale”.

“Comprare e mangiare cibo prodotto dai nostri agricoltori – conclude il numero uno dell’Associazione produttiva – significa salvaguardare territorio e tradizioni, preservando i paesaggi e tutelando l’ambiente. Con un prezzo al consumo, inoltre, contenuto dovuto a ridotti costi di trasporto e di distribuzione che garantisce quindi prodotti genuini e freschi”. Un altro passo si compie, dunque, nella costruzione della ‘Filiera tutta agricola e tutta italiana’, firmata dagli agricoltori.

Entusiasta per la valenza progettuale il segretario dell’Ente di via Roma, Raffaele De Sio. “E’ un intervento – dichiara – di grande spessore nato da una proficua collaborazione con la Coldiretti di Salerno”.

“Gli obiettivi – spiega Alessandra  Arcese di Retecamere – sono concentrati nel promuovere i prodotti tipici del territorio salernitano al fine di sviluppare nel consumatore una conoscenza approfondita del patrimonio agroalimentare locale”. “Inoltre – continua –  l’intervento cerca anche di potenziare la capacità dei produttori di raggiungere  il mercato interno”.

Lo scopo di lungo periodo è ambizioso: far in modo che i consumatori possano eventualmente diventare ‘partner d’impresa’, creando, ad esempio, gruppi di acquisto che possano far massa critica nel mercato di settore.

Ad illustrare i dettagli del progetto, Patrizia Cacciari di Retecamere. “I focus group – sottolinea – che daranno vita all’iniziativa hanno la finalità ultima di far comprendere al consumatore cosa vuol dire consumare prodotti freschi con tutti i benefici correlati alla salute, all’ambiente e al risparmio della spesa”.

I PRODOTTI PROTAGONISTI DELLA TAVOLA DEI FOCUS GROUP

Olio: Olio extravergine di oliva Dop Colline Salernitane, Olio extravergine di oliva Dop Cilento.

Vino: Cilento Doc, Castel San Lorenzo Doc, Costa d’Amalfi Doc, Colli di Salerno Igt, Paestum Igt, Campania Igt.

Formaggi e Salumi: Mozzarella di bufala campana Doc, Caciocavallo silano Dop, Soppressata di Gioi, Salsiccia in punta di coltello.

Ortofrutta: Pomodoro San Marzano Dop, Limone della Costa d’Amalfi Igp, Fico bianco del Cilento Dop, Carciofo di Paestum Igp, Mela Annurca Igp, Cipollotto nocerino Dop, Nocciola di Giffoni Igp, Fagiolo di Controne Igp.

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