E’ il fedele alleato dei pasti: il pane. E’ uno degli elementi indispensabili, che non manca mai sulla tavola degli italiani, e sa accompagnare nel modo giusto tutte le pietanze.
Spesso però se ne acquista più del necessario e di conseguenza bisogna conservarlo, ma come farlo nel modo giusto?
Il pane fresco è un piacere che non tutti possono permettersi, complici i ritmi frenetici della vita o gli orari stringenti del lavoro, ma il pane si può gustare con piacere anche se non è stato preparato il giorno stesso seppur sia stato conservato con una corretta tecnica di conservazione.
Prima di tutto vi è la scelta del pane: prediligete pagnotte più grandi di semola o di farina prodotte dai panettieri, soprattutto se ottenute con lievito madre, si conservano molto di più dei panini più piccoli e croccanti.
Il pane va conservato nel sacchetto che ci offre il fornaio a cui aggiungeremo un comune sacchetto di plastica. Il binomio dei due sacchetti servirà a conservare il pane fino ad otto giorni senza alcun problema. Bisogna porre la pagnotta intera all’interno del sacchetto di carta e poi avvolgerlo nel sacchetto di plastica. La carta produrrà volume che lascerà un po’ d’aria nel sacchetto e servirà ad assorbire l’umidità in eccesso. Il sacchetto di plastica filtrerà solo l’aria che gli servirà.
Se scegliete di conservarlo con questa tecnica d’estate dovrete porlo in frigorifero, altrimenti in temperatura ambiente lontano da fonti di calore. Il pane può esser posto anche in freezer, ma anche qui nel modo giusto. Anzitutto, va conservato all’interno dei sacchetti di plastica, altrimenti si rovinerà e tenderà a gelarsi. Per risparmiare energia bisognerà estrarlo la sera prima, non ponetelo in forno e soprattutto non tenetelo per troppo tempo all’interno del freezer. Insomma, pochi accorgimenti che ci faranno riutilizzare e mangiare pane “quasi fresco” ogni giorno!
Maria Rosaria Mandiello